Non è un fan club, è SOLO il mio blog ufficiale.
Il vantaggio è che non devo contare il numero degli aderenti,
lo svantaggio è che io non ho scelta, devo aderire.

sabato 31 gennaio 2015

Tutte le storie sono vere

Che fantasia ci sarebbe senza realtà?
Se mai raccontiamo, così come la percepiamo, la realtà…Ecco, la fantasia è un lavoro sulla realtà.
O no?

venerdì 30 gennaio 2015

Idee

Che non è così male. Anzi.
Prendere coscienza, essere consapevoli forse è il miglior punto di partenza. Al di là del fatto che in certi termini è pure dovuto, diciamo.
Magari spalle al muro, d’accordo. Ma anche con la bussola in mano e un certo senso del tragitto percorribile. Poi tutto fluttua, è vero. Ma morbidamente si può trovare la luce giusta. Azzeccare la presa e infilarci la spina, insomma.
Evoca un po’ le erotiche gesta, scritto così ;)



mercoledì 28 gennaio 2015

Gratis

Il magnifico dono della sintesi.
La freccia che centra il bersaglio: Pensa, è gratis.
Tante volte è pure bello. Camminare a pensieri sciolti rasenta la condizione di grazia, direi. Se sono pensieri positivi o creativi fanno buona compagnia. Nella malaugurata ipotesi siano brutti si disperdono, si colorano, si dipanano, si allentano almeno un po’.

E poi oggi con la crisi qualcosa di gratis fa comodo a tutti, eccheccazzo.

lunedì 26 gennaio 2015

Una piccola impresa meridionale 2015

La tournée continua, tra parole, musica, storielle, pagine di diario e rime rimaste a metà.  Uno spettacolo di teatro canzone mio e di Valter Lupo (che cura anche la regia).

Con:
Jerry Accardo alla percussioni
Francesco Accardo alla chitarra
Guerino Rondolone al contrabbasso
Arturo Valiante al pianoforte

1 febbraio 2015 al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino
3-4-5 febbraio 2015 al Teatro Alfieri di Torino
6 febbraio 2015 al Teatro Viotti di Fontanetto Po
7 febbraio 2015 al Teatro di Varese
8 febbraio 2015 al Teatro di Guidizzolo
10 febbraio 2015 al Teatro Odeon di Lumezzane

sabato 24 gennaio 2015

Storie di passato, presente e futuro

Non ereditiamo il mondo dai nostri padri, lo prendiamo in prestito dai nostri figli. Non so chi l’abbia scritto o detto ma mi piace.
Perché penso al film Il nome del figlio?
Al di la della promozione, che insomma faccio ma mi imbarazza sempre, sono contento se andate a vederlo. Così. Perché il nome di un figlio tira in ballo le dinamiche familiari e quelle di un Paese intero. Relazioni umane e intrecci storici. Insomma un figlio lo chiami come cazzo ti pare…o dietro, dentro, sotto, intorno alla scelta c’è molto di più?

I figli sono il futuro ma il futuro arriva dal passato e dal presente… 

giovedì 22 gennaio 2015

Non si fa!

Noooo, davvero, sto scherzando!!! E’ che quando trovi la battuta così, sciolta nell’oceano della rete, che fai la lasci andare? Impossibile. Perché aiuta, eccome. Aiuta a riderci su, anche delle volte in cui l’abbiamo urlato o ce lo siamo trattenuti tra i denti stretti a morsa.
Ma non si fa!
O si fa?

Su non fate tutti quelli buonini che non lo fanno. Dai, non sarebbe credibile uno che non ha mai mandato a fanculo qualcuno o qualcosa. Al massimo il paziente lo fa nella mente e non apre la bocca.

martedì 20 gennaio 2015

Facile, difficile

Esattamente come talvolta sembrano facili prima di ‘esserci dentro’. Che tutto è relativo. Insomma spesso è quando ci cimentiamo davvero in qualcosa che capiamo quanto difficile sia. Cazzo, eppure ‘da fuori’ sembra facile facile…

Così, a me questa cosa che vale un concetto e pure il suo contrario mi intriga.

lunedì 19 gennaio 2015

Diligenza artigiana

Sarà proprio di Confucio? Già, quando in peschi citazioni in rete non sai mai chi citi davvero. Ma che importa? Se quello che conta è il concetto mi piace così.

Poi certo in fatto di prospettive potremmo ragionarci su a lungo e attorcigliarci pure. Che tirano in ballo tante situazioni e altrettante difficoltà. Però l’idea della diligenza artigiana è bellissima. 

sabato 17 gennaio 2015

Sottovoce

Sottovoce non è un tono solo educato. Può essere sereno, rassicurante, autorevole, carismatico.
Sottovoce si urlano talvolta pensieri bellissimi.
Le orecchie altrui ringraziano. E il più delle volte memorizzano pure.

E’ un po’ come la misura del passo. Con quella storia popolare che chi va piano va sano e va lontano…

Che poi insomma non sarebbe male una sorta di equilibrio. Una misura tutta personale di armonia. Una voce che si senta un passo che ci faccia muovere. Ecco, l'essenziale ha sempre un ritmo gradevole, cazzo. Dove cazzo ora lo scrivo così, di prassi.

venerdì 16 gennaio 2015

On the blog

Che la vita scorre ovunque. (Anzi, certe volte corre proprio e neanche sappiamo bene perché e dove va).
Pure in rete, qui, tra i pensieri che circolano. Parole in movimento, occasioni e persuasioni. Già, possiamo fare buon uso della volontà, della fantasia, della passione. E magari di un po’ di audacia. Di quella voglia di entrare nella vita e di fare accomodare lei dentro di noi.
Lo so, lo so, a volte sono cazzi e controcazzi. E’ vero.
Volete un antidoto? Non ce l’ho.

Ma sto qui, con voi. On the blog. Che è un po’ come a teatro, per strada, al bar.

mercoledì 14 gennaio 2015

Che è tutto una nota in un’armonia

Come incontrare e stringere mani nei teatri girando in tournée.
Non è l’attimo della musica, è l’attimo musicale. L’attimo del saluto, cazzo. Che è come tutti gli attimi, contiene i suoni della vita. Chiamatele emozioni, se volete. Già, c’è il sentimentalismo della mia gratitudine, certo. C’è l’energia della condivisione.
E allora forse la passione è l’unica percezione e l’unico motore possibile. Sciolta, intima, vera, serena. Qualche volta pure come cazzo ci viene, lo so, nella profonda leggerezza deve starci comoda un po’ di imperfetta umanità. 
Ho ripetuto cazzo troppe volte? A me pare la nota giusta in un'armonia...

lunedì 12 gennaio 2015

Seriamente

Si cresce davvero la prima volta che si ride di se stessi (E. Barrymore).
Se perdiamo la risata rischiamo di perdere tutto. E parlo di ironia e autoironia. Di quello che è necessario. Perchè sdrammatizzare talvolta significa semplicemente riportare tutto alla giusta misura.
Che dobbiamo metterci in gioco e accettare il gioco. Che spesso si demoliscono più barriere con una risata che con mille altri percorsi. Che smontare la tensione è il primo passo per una leggerezza sana, vitale, lucida e illuminante.
Seriamente. Ci dobbiamo pensare e credere seriamente. Dobbiamo vivere, seriamente. E non esiste serietà che non contempli il divertito, umano sorriso che rivolgiamo agli altri e a noi stessi. Che non ci tiri fuori dalla palude di una smania inutile. Che non smussi gli angoli.
Mi propongo sempre un’ironia dolce. Rispettosa. Ecco, rispettosa. Non vi sembra una bella combinazione: ironia&gentilezza?

Prendersi sul serio invece di essere seri è pericoloso. Oltre che triste e noioso. Tutti davanti allo specchio a prendersi un po’ in giro! Fa bene, molto bene!

sabato 10 gennaio 2015

La foca

Rendersi buffi è un gesto di generosità.
Verso se stessi, gli altri, la vita.

Ecco, almeno un momento. Vergognatevi e liberatevi!
(Showville di Bari, novembre 2014)

venerdì 9 gennaio 2015

Palcoscenico

Scatti. 
Che il palcoscenico è un luogo singolare, forse fonte di grande ispirazione per chi vuole immortalare l’attimo. 
Teatro e vita, nei volti e nelle atmosfere. Certo non arrivano suoni e parole, dalle foto. 
Ma, chissà, forse anche
l’immaginazione che ci lavora su è un po’ magia, di arte e pensiero.

Ecco a voi. Dal Teatro Socrate di Castellana Grotte (BA).

giovedì 8 gennaio 2015

Giorgio Gaber - La Libertà

Un tributo di stima e affetto a Giorgio Gaber che, come è noto, amo.
La libertà è partecipazione. Un grande pensiero, in qualsiasi epoca e latitudine, è straordinariamente calzante.

martedì 6 gennaio 2015

Essenziale

La natura è essenziale, non può esservi dubbio.
E sono poche altre le cose, essenziali, da individuare e rispettare. Quelle vitali, appunto. Forse sarebbe bene ripartire da questo. Non è che ci voglia molto. Anzi. Il bello è proprio che ci vuole poco, basta ammettere cosa è primario e cosa non lo è.
Accontentarsi? Mah, forse si tratta semplicemente di essere realisti. E felicemente (per quanto possibile) umani. Del tipo fermarsi a chiedersi ‘che cazzo serve questo?’ o ‘quanto cazzo sono disposto a tormentarmi per quest’altro?’.

Che è meglio poeticamente imperfetti che prosaicamente perfetti.

lunedì 5 gennaio 2015

A me me piace o blues Pino Daniele

A me me piace o blues. Che qualche volta il senso è tutto lì. In un me piace che accarezza la vita e il tempo. In un’emozione senza geografia. In un ricordo indelebile.

Grazie, Pino Daniele. 

sabato 3 gennaio 2015

Naturalezza

La naturalezza prima ancora della libertà evoca il piacere. Accondiscendere alla propria natura, al ritmo dei pensieri e dei desideri? Vivere senza troppi artifici e forzature? Lasciar respirare la propria unicità? Rilassarsi e smetterla di stare in uno schema? Essere semplicemente se stessi?
Non so cosa ne pensate, amici. Chissà come la definireste.

Comunque sia ha un bel suono, la naturalezza…

venerdì 2 gennaio 2015

Semplicemente vi scrivo che…

Non è facile, banale o superficiale, la semplicità. Anzi.

Spesso sono le complicazioni e le sovrastrutture mentali la vera, clamorosa, catastrofica sciocchezza.