La
naturalezza prima ancora della libertà evoca il piacere. Accondiscendere alla
propria natura, al ritmo dei pensieri e dei desideri? Vivere senza troppi
artifici e forzature? Lasciar respirare la propria unicità? Rilassarsi e
smetterla di stare in uno schema? Essere semplicemente se stessi?
Non
so cosa ne pensate, amici. Chissà come la definireste.
Comunque
sia ha un bel suono, la naturalezza…
Massì, rilassiamoci e cerchiamo il più possibile di essere noi stessi, così come siamo, così come la vita e gli eventi ci hanno forgiato.
RispondiEliminaRiuscirci vuol dire, in fondo, lasciare un segno del proprio passaggio, vuol dire uscire dal bisogno di essere branco nel quale rifugiarsi per avere conforto. Ognuno di noi lo ha provato: ogni volta che ci siamo davvero lasciati andare abbiamo fatto centro, abbiamo permesso agli altri di conoscerci senza veli e questo non può non essere piaciuto. Probabilmente non hanno gradito solo quelli inscatolati nei propri preconcetti, nei propri schemi.
Certo occorre anche un minimo di discernimento. A volte il nostro modo di essere può confliggere con la sensibilità di alcuni, e allora occorre tirare fuori anche quel tantino di amore che fa un po' dimenticare quello che vorremmo e quello che faremmo per andare incontro all'altro.
... comunque sia, ha un bel suono la naturalezza …