O
mi accontento molto, di quello che non sono. Non sono invidioso, per esempio.
E’ molto più bello del godimento per qualcosa che sono.
Al
massimo poi potrei affermare di essere un attore perché ho studiato per farlo e
lo faccio ma mi trovo meglio nella dimensione sospesa, là dove posso mescolare
le carte e ritrovarmi a suonare, recitare o darmi alla regia, un po’ a fiuto un
po’ a evenienze. Mi identifico senza appartenere a qualcosa. No, forse la
verità è che non mi identifico perché sto sempre stretto nei panni larghi e
largo in quelli stretti. Una contraddizione che si contraddice in una melodia
che mi piace.
D’altra
parte è la vita che è un viaggio continuo. Io tengo solo pronte le valigie. Bagaglio
easy, ve lo confido, perché il bello si aggiunge qua e là. Ecco, mi piaccio perché
non sono uno che si sente alla stazione d’arrivo.
Siamo così abituati a incasellare tutto e tutti che appena togliamo anche solo un'etichetta ci sentiamo subito più leggeri e il Viaggio diventa sconfinato.
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