Bravo Rocco. Hai mai visto quella VERSACE da bere? Quella pure è forte (e poco ingessata) ahahahah ! Io consiglierei di seguire sempre una morale propria che non dia fastidio agli altri. Una morale allegra e semplice. Un po' ce ne vuole sempre. Basta che non sia duretta ma ... detta alla Totò, "molla"!! ;-))) buona domenica .
Non si tratta di un invito alla depravazione più bieca, né tanto meno di un inno favorevole a sguinzagliare le perversioni più becere, sicuramente, come puntualizzi nel tuo commento, quella cravatta morale che stringe, che soffoca, che comprime e non ti lascia respirare, è quel moralismo ottuso, quello stonato perbenismo che ti fa criticare tutto quello che esce un po' dal tuo seminato. Collegno adesso è una città ma quando, da bambina, sono venuta qui era poco più di un paese, sai quanti commenti, racconti, pettegolezzi, critiche, spiate... ho sentito... proprio intrise di quel moralismo ignorante che non sa vedere oltre e sovente ho pensato, ascoltando quelle voci stridule e accanite, che tutto quell'astio nascondesse in realtà una voglia repressa di emulazione, di desiderio inconscio di trasgressione, di peccato. ' Peccato' si fa per dire, il più delle volte si trattava di emerite cazzate... Si vive male con quella cravatta stretta al collo, si giudica su cose che non si conoscono a fondo, deve essere logorante a lungo andare ma forse la non consapevolezza della condizione è quello che salva!!! :)
Bravo Rocco. Hai mai visto quella VERSACE da bere? Quella pure è forte (e poco ingessata) ahahahah ! Io consiglierei di seguire sempre una morale propria che non dia fastidio agli altri. Una morale allegra e semplice. Un po' ce ne vuole sempre. Basta che non sia duretta ma ... detta alla Totò, "molla"!! ;-))) buona domenica .
RispondiEliminaGiusto!
EliminaNon si tratta di un invito alla depravazione più bieca, né tanto meno di un inno favorevole a sguinzagliare le perversioni più becere, sicuramente, come puntualizzi nel tuo commento, quella cravatta morale che stringe, che soffoca, che comprime e non ti lascia respirare, è quel moralismo ottuso, quello stonato perbenismo che ti fa criticare tutto quello che esce un po' dal tuo seminato.
RispondiEliminaCollegno adesso è una città ma quando, da bambina, sono venuta qui era poco più di un paese, sai quanti commenti, racconti, pettegolezzi, critiche, spiate... ho sentito... proprio intrise di quel moralismo ignorante che non sa vedere oltre e sovente ho pensato, ascoltando quelle voci stridule e accanite, che tutto quell'astio nascondesse in realtà una voglia repressa di emulazione, di desiderio inconscio di trasgressione, di peccato. ' Peccato' si fa per dire, il più delle volte si trattava di emerite cazzate...
Si vive male con quella cravatta stretta al collo, si giudica su cose che non si conoscono a fondo, deve essere logorante a lungo andare ma forse la non consapevolezza della condizione è quello che salva!!! :)
Infatti...
EliminaE pensare che tante belle cose sono fuori dal seminato ;)
E la miseria..... ti ho scritto ma non ....mi vedo.... echecacchio!!!
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