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martedì 15 settembre 2015

Caos indifferenziato

Lezioni americane, Italo Calvino
Come molteplicità potenziale.
Parole che emozionano, parole che danno euforia, parole che semplificano le sovrastrutture. 
Poi certo la realtà, lo so, è sempre più dura della lezione dei saggi. Eppure cazzo, cosa aggiungere? cosa commentare?
Una frase una dice tutto. E ci spalanca le porte, ci allarga gli orizzonti.
Che qualche volta è tutto quello che i nostri pensieri dovrebbero fare: guardare e sentire senza confini.
Ma quanti Italo Calvino vivono oggi nel mondo?

8 commenti:

  1. Non c'è alcun dubbio che essendo l'uomo espressione dell'universo di cui fa parte racchiuda in se stesso le molteplicità potenziali del mondo da cui prende origine e di cui I. Calvino così intelligentemente ci parla.
    Grazie sig. Papaleo per averci riportato alla mente le intuizioni del grande Calvino.... Buona giornata.

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  2. "Dedicherò la prima conferenza all'opposizione leggerezza-peso, e sosterrò le ragioni della leggerezza." Immenso.

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  3. Dentro ognuno di noi pulsa un mondo intero: ricco, variegato, pieno di esperienze, ricordi, fantasie e cianfrusaglie. E nella vita di tutti i giorni peschiamo e aggiungiamo qualcosa in quella'immenso sgabuzzino. Qualcuno ha ripiani ordinati e classificati con cura e metodo, altri hanno buttato alla rinfusa ma per nessuno è difficile cercare e trovare quello che serve in quel momento. Tutto questo accumulo secondo me costituisce la molteplicità potenziale di ognuno di noi.Qualcuno riesce a comunicarlo agli altri in qualche forma e in qualche modo, qualcuno si tiene tutto dentro e prosegue indisturbato nel suo accumulo, qualcun altro invece implode.
    Ho letto qualcosa di Italo Calvino, non è il mio autore preferito, forse non sono riuscita a cogliere i suoi meccanismi di duplice lettura infatti ho solo un ottimo ricordo dei 'Sentieri dei nidi di ragno', più semplice, più alla mia portata forse. Ciao!!! :)

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  4. Quanti Italo Calvino vivono oggi nel mondo?
    Penso nessuno, poiché ognuno è uguale solo a se stesso, nel bene e nel male,
    perché ognuno di noi è frutto del caos, la vita si generò grazie al caos,
    ed è nel caos che tutto si creò.
    È anche vero però, che dal caos venne fuori l’ordine sistematico
    delle cose che ha generato quel che oggi siamo, persone che in apparenza abbiamo le stesse caratteristiche morfologiche, ma che ci distinguiamo per il nostro essere singolari, il caos ha generato il nostro sistema di vita regolato da ciò che ci circonda, la natura. In essa tutto è matematico e tutto si basa sull'ordine,
    ed è nell'ordine che si può generare anche il caos,
    però inteso, come ordine nel disordine, in cui la molteplicità potenziale
    diventa il fattore che ci permette, ad esempio,
    di associare e dissociare le stesse parole di un discorso, capovolgendone
    il significato a secondo della fonetica di una parola,
    senza toccare la struttura della stessa. Questo è solo un esempio poiché si parla di scrittori come Italo Calvino e a sua volta Raymond Queneau che sperimentò larga-mente
    questa tecnica di scrittura, che è un vero esercizio mentale che può introdurci a
    riflettere su come la mente non abbia confini.
    Le idee sono consequenziali in rapporto a ciò e a come vogliamo
    fare evolvere il nostro pensiero, idee che si moltiplicano con la sola forza del volere, che rappresenta l’atto e allo stesso tempo la potenzialità nonché la molteplicità, che ha generato il cosmo e noi che siamo parte di esso.

    Spero di non essere stata caotica nel mio ragionamento, capita che ci si possa esprimere non chiaramente, ma almeno liberamente sì! Ciao Rocco e grazie per questi tuoi pensieri geniali.


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  5. In questo momento mi viene da pensare ai potenziali sprecati ,umani,territoriali.Al potenziale che ognuno di noi ha in dote e che raramente viene espresso ,causa educazione ,stato sociale ,scarsa autostima.Stasera va così...Ma un P.S. è d'obbligo: quando mangio pane e frittata(raramente) mi accompagna la tua poesia;se è ben sponzata sono momenti :)Giulia.

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  6. Gira su Facebook la storia "Kafka e la bambola".. ti consiglio di leggerla! Buondì ;-)

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  7. Rocco, sono d'accordo su tutto quello che dici in pratica siamo sintonizzati sulla stessa lunghezza d'onda, ma...
    perchè metti sempre la parola "cazzo" in tutti i tuoi post?
    a volte non c'azzecca, scusa. ciao

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