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venerdì 22 maggio 2015

La distanza giusta

Che mi pare necessaria per tutto, la distanza giusta. Certo, per godere del paesaggio che si attraversa. Ma anche per ‘vedere’ qualsiasi cosa. Una sorta di atteggiamento mentale, quello della distanza giusta. Qualcosa che fa percepire la misura, la cifra, il senso, la qualità di tutto. O più o meno tutto, per tenerci cauti.

Non ce l’abbiamo in tasca ma mi piace l’idea che ci sia, la distanza giusta per la migliore visione,  e che si debba almeno esserne consapevoli. Si, mi piace.

10 commenti:

  1. L'impressione è che non ce ne sia una sola, di distanza giusta. Da più vicino riesci a vedere i dettagli, gli spazi interstiziali tra elementi che compongono l'affresco. E i dettagli a volte contano moltissimo. Da più lontano invece...ti sovvien l'eterno...no, ecco, non proprio l'eterno, ma percepisci i contorni dell'oggetto, i suoi confini, se e come si sovrappone con ciò che ha intorno, che gli è liminale...quindi? Si punta al particolare e ci si perde la visione d'insieme o viceversa? :-)

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    1. la giusta distanza è nel mezzo no?
      ma certo...l'equilibrio perfetto umano non è!
      ciao Valentina, allontaniamoci e avviciniamoci ;)

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  2. Io sono da sempre una fan del giusto mezzo.. Ho sempre pensato che l'equilibrio non sia impossibile da raggiungere e credo che per giusta distanza il discorso sia uguale. Per persone come me che non parlano molto osservare è una priorità, una necessità e diciamo anche un'alternativa. Quando si osserva nel modo giusto, le situazioni, le emozioni, la vita, ci si trova sempre ad intervenire nel momento giusto (o quasi), senza aver sprecato tempo o parole… ovviamente c'è anche chi ama parlare tanto, in tante situazioni, di tanti argomenti, e spero per loro che possano anche avere l'opportunità di saper ascoltare/osservare. L'equilibrio sta nel chi sa osservare e sa parlare al momento giusto… almeno credo… giusta distanza, giusto mezzo, sono mete che vanno conquistate con il tempo, la costanza nel non dover necessariamente sapere o dire tutto… spero di riuscirci un giorno… da buona amante dei treni! Buon tutto! ;-)

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    1. Grande! Osservare è sempre una priorità :)
      Buon viaggio di vita, Daniela

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  3. Il treno, anche io trovo che sia il mezzo di trasporto con la giusta distanza per osservare, vagare con gli occhi e con la mente suoi paesaggi che attraversa, lasciandomi anche sognare, oppure scrivere i pensieri che suscitano i panorami o le persone con le quali si condivide il viaggio... Come mi è capitato qualche tempo fa prendendo il treno da Roma verso il sud e che mi ha dato lo spunto per scrivere questa prosa poetica che segue:

    Prima della sera

    “Il sole accenna a spegnersi all'orizzonte
    il treno corre
    e accanto a me persone parlano.
    Volti impassibili
    allo spettacolo che la natura offre.
    “Rifletto” e mi domando:
    “Quando potranno rivedere quest’unica meraviglia?”
    Quanta poca importanza si dà
    alle cose belle che la natura ci offre!
    L’ indifferenza a volte lascia pensare
    che ciò sia inutile,
    e in tanto, in silenzio il giorno muore…”

    bagno lo sguardo
    nei suoi colori
    e mi emoziono.
    Ho visto la bellezza di quel tramonto
    nelle sue tinte magiche sparse all'orizzonte.
    Strali di fuoco
    dall'oro, all'arancione, al rosso
    illuminano paesaggi
    contesi dal crepuscolo.

    Inghiotte il mio sguardo la galleria…
    che si riapre su strade
    illuminate a stento
    ospiti dei vicoli
    ombre
    in cerca di un’uscita.

    Sulle colline case in lontananza.
    I monti innevati appena
    assumono l’aspetto
    di onde in pietra
    orlate di bianca spuma.

    Fili che rincorrono il treno
    danzano intrecciandosi
    pur restando inerti;
    e l’illusione rincorre la fantasia
    mentre si stagliano nel cielo di cobalto
    guglie imperanti sull'abbazia che
    saluta il giorno in declino
    e l’ultimo respiro di un raggio
    bacia il suo campanile
    accarezzando le sue bianche mura.

    Anna Giordano

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  4. Eh, sì, piace anche a me. Spesso cerco di guardare quello che mi accade intorno da diversi punti di vista ; tento di immedesimarmi nello stato d' animo dell' altro, sia esso adulto, bambino o animale. Mi serve a conservare la lucidità, a non cadere nell' ira o semplicemente in un giudizio sbagliato. Poi, laddove sono coinvolti i sentimenti, è difficile stabilire una distanza. Però, pensa che bello poter guardare tutto come fosse una scena interattiva, nella quale poter intervenire dopo aver misurato il senso di quello che sta accadendo, potendo scegliere le parole giuste, i comportamenti migliori. Tuttavia penso che la giusta distanza sia in ognuno di noi, e la troveremmo se solo ci impegnassimo a pensare un po di più a come si senta il prossimo.
    Non sono meravigliosi i nostri Appennini, percorsi in primavera da Nord a Sud sull' A14? Alti e bassi, varietà di paesaggi, colori, vegetazione. ..e poi il mare, che bagna ogni diversità.
    Nicla

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  5. Il treno il mio mezzo di trasporto ideale ,i finestrini e i panorami che ne susseguono ,sono come il ripercorrere avanti e indietro la nostra vita .Il sole ,i paesaggi verdi e tranquilli i nostri momenti di pace ,il buio delle gallerie ,i nostri momenti cupi con in fondo la luce .Osservando tutto da lontano pero'riusciamo a scorgere e ricordare momenti e parole che visti da vicino ci erano sfuggiti .Il vicino ed il lontano si mescolano per dare vita al viaggio piu'bello ,quello che dovremmo gustarci tutti i giorni .Ciao Rocco Teresa

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  6. La Graziella è il.mezzo con cui raggiungo tutti i giorni il posto di lavoro e mi accorgo che tutti quelli intorno a me hanno la macchina e mi sovviene, ma come cazzo è che io non posso permettermela...

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