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venerdì 7 marzo 2014

Mi piacciono le T-shirt

Lo confesso: mi drogo. Però mi piace la roba buona, come le T-shirt.
Si può produrre, spacciare, liberalizzare, assumere, promuovere, esportare. Alla fine tutti insieme, fatti e strafatti di cultura.


4 commenti:

  1. Eccolo! Ahhh oh capito sei stato assente perchè eri troppo assorto a drogarti di note jazz per i palcoscenici d'Italia... Giusta scusa, dai perdonato! hahaha

    La frase è bellissima, ma dove le trovi queste T-Shirt?? mi ricordo di un'altra frase che hai anche quella su una maglietta, ossia "non è tutto loro quel che luccica..." altro bellissimo pensiero. adoro i giochi di parole, e guarda come li sfrutti tu, nessuno!!! :)

    La cultura come droga che crea indipendenza....una droga che porta oltre, aiuta a fronteggiare ogni cosa, ogni situazione, una droga che invece di isolarti, ti spalanca nuovi e sani orizzonti davanti e ti arricchisce in modo spettacolare, elimina la solitudine e trova le giuste armi pacificatrici per annichilire ogni guerra, interiore o esteriore che sia, in strumenti musicali, archi, sipari rossi, corde, tasti neri e bianchi che offrono viaggi psichedelici, penne, chilometri di inchiostro e scarabocchi, colori e fogli....una droga che lo Stato sembra temere visto i tagli che impone al campo culturale... più andiamo e più mi sembra che questi tagli li fanno solo perchè sono consapevoli che un popolo colto ha sempre sete di imparare e di conseguenza è più pericoloso, più difficile da manipolare.... l'ultima mossa orribile, di eliminare la storia dell'arte nelle scuole italiane.... AHHHHHHH che sacrilegio!!!! soprattutto in Italia, uno dei pochi paesi ad avere un ricchissimo patrimonio in questo campo.... Mi rattrista tutto questo, anzi mi spaventa.

    Prima o poi rispondo al post pubblicando la mia maglietta "customizzata" con questa bellissima frase... ma nel frattempo ti rispondo con un poema di Baudelaire.."Il veleno". ora si sa che nei versi lui omaggia le virtù del vino e di una donna che ama, ma la forza della poesia è tale che si può immaginare altri orizzonti e decidere di leggerla come si preferisce, quindi immaginiamo che quella donna sia la cultura stessa senza la quale la vita sarebbe troppo buia e senza implicita armonia e che il vino descritto corrisponda ai tuoi versi, alla musica coinvolgente dell'impresa...OPPIO MERVIGLIOSO :)

    Il vino sa rivestire l'antro più sordido
    d'un lusso miracoloso,
    e innalzare favolosi portici
    nell'oro del suo vapore rosso
    come un sole al tramonto in un cielo nuvoloso.
    L'oppio ingrandisce ciò che non ha limiti,
    allunga l'infinito,
    approfondisce il tempo,scava la voluttà,
    e di piaceri neri e torvi
    riempie l'anima oltre la sua capacità.
    Ma tutto ciò non vale il veleno che distillano
    i tuoi occhi verdi,
    laghi in cui l'anima trema specchiandosi
    rovesciata...I miei sogni in folla
    vengono a dissetarsi a quegli abissi amari.
    Tutto ciò non vale il terribile prodigio
    della tua saliva che morde
    che la mia anima sprofonda nell'oblio
    senza rimorsi,e trasportando la vertigine
    fa rotolare sfinita alle sponde della morte!

    Aggiungo solo una cosa: se la cultura è una droga, tu sei uno dei migliori spacciatori! Me la dai un'altra dose? che prezzo fai? ahaha ;)

    Un abbraccio psichedelicamente cullato dalle tue note!

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    1. Rose secondo me sniffi fumi ti buchi ti impasticchi contemporaneamente. Culturomane!
      ...E fai bene, cultura libera :)

      Effettivamente in questi giorni sono fatto di teatro-canzone.
      Baci, ciao

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. la cultura è il miglior modo per affrontare ogni singolo giorno, ogni tipologia di evento della nostra vita quotidiana. é lo sguardo migliore da rivolgere al mondo, la carezza più importante da fare ai nostri figli. Ciao Rocco, ti stimo. Fulvio

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