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sabato 15 marzo 2014

Dalle parti dell'umorismo

Che hanno già scritto tutto. Definizioni soavi o taglienti. Pillole di saggezza o supposte di ironia.
‘L’umorismo serve a ricordarci che, per quanto sia alto il nostro trono, vi stiamo seduti poggiando sempre il didietro’ (Romano Battaglia)
‘L’umorismo è la gentilezza della disperazione’ (Georges Duhamel)
‘La libertà comincia dall’ironia’ (Victor Hugo)
‘L’ironia è il pudore dell’umanità’ (Jules Renard)

Ne ho pescata qualcuna ma le citazioni possibili sono tante, sarà un post a puntate. Il motto potrebbe essere: curiamoci!!! 

12 commenti:

  1. GabriellaTrasparenteBattistini15 marzo 2014 alle ore 13:20

    "L'umorismo serve a rendere più facile la vita, a smussare gli angoli, a farti capire che le cose importanti nella vita sono veramente poche, due o tre... e noi stiamo invece a discutere ed arrabbiarci sulle altre diciotto o ventimila." (Bruno Bozzetto)
    "Ogni sublime umorismo comincia con la rinuncia dell'uomo a prendere sul serio la propria persona." Hernann Hesse)
    "La potenza intellettuale di un uomo si misura dalla dose di umorismo che è capace di utilizzare." (Giorgio De Chirico)
    "I vecchi che posseggono il senso dell'umorismo hanno diritto al trenta percento di sconto sull'età." ( Luciano De Crescenzo)
    Deliziosa l'immagine pubblicata oggi! J'adore Antonio Rocco Papaleo!




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    1. Gabriella quella di De Crescenzo la tengo buona per il prossimo post in tema...grazie del suggerimento!
      L'immagine è umoristicamente azzeccata ;)
      Ciao!!!

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  2. Ciao, Rocco,
    sono Vito Bollettino ed ero al suo spettacolo a Castelfiorentino, quello foto a fine spettacolo per smentire la somiglianza.
    L'altra sera l'ho vista così stanco che non me la sono sentita di disturbarla oltre ma avrei bisogno di farle una comunicazione privata. Ho provato a inviarla all'indirizzo e-mail indicato sul sito, ma mi è arrivata una notifica di mancata consegna.
    meridionale2@libero.it è il mio indirizzo, spero vorrà essere così gentile da darmi modo di contattarla privatamente.
    Per rassicurarla sul fatto che non sono un mitomane poso solo dirle che faccio il poliziotto da trent'anni... oddio, non è che la cosa sia proprio una garanzia, ma non ho di meglio.
    Buon lavoro,
    Vito
    P.S. Però, bello sto blog, complimenti.

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    1. Aggiungo, solo per dirle che non intendo farle perdere tempo con cose stupide o futilii, che la comunicazione che le vorrei fare ha a che vedere con il 40esimo anniversario dell'uccisione di due poliziotti, avvenuto a Empoli (dove lavoro) il 24 gennaio 1975. su http://www.falcoeceravolo.it/, potrà trovare informazioni in proposito.

      Mi scuso per il disturbo e, se avesse bisogno di una consulenza professionale in relazione al post "ATTENZIONE" che ha pubblicato oggi, conti pure su di me.
      Vito Bollettino

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  3. Vito, tranquillo. Se sei su facebook mandami un messaggio lì così poi vediamo di scambiarci le mail. Grazie!
    Ciao
    Lieto ti piaccia il blog

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    1. Rocco, scusa, non voglio apparire insistente, solo che io il messaggio su facebook l'ho mandato, ma non ho visto risposta. Se è questione di tempo, aspetto, ma non vorrei non l'avessi visto proprio.
      Vito Bollettino

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    2. Vito l'ho letto oggi e ti ho appena risposto.
      Scusa tu ma il tempo scarseggia...

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  4. Ciaooo Rocco,
    ho letto che qualcuno usa la tua immagine per adescare ragazzine.... che orrore.... spero che presto tutto questo si risolverà, hai fatto bene ha postare un avviso pubblico, mi dispiacerebbe che questa brutta cosa ti spinga a rinunciare al blog o alla pagina facebook. La tecnologia può offrire tante risorse ma può anche rappresentare una minaccia e un pericolo se è messa fra le mani di persone con cattive intenzioni.... Speriamo che tutto questo si risolva presto! Dai parliamo d'altro...! :)

    L'umorismo.... ne abbiamo parlato più volte di quella necessaria dose di leggerezza che va messa nelle nostre esistenze, non tanto perché non si vuole essere seri ma perché è fondamentale non prendersi troppo sul serio, il che è ben diverso. Dovrebbe esserci una ricetta medica, una pillola di ironia al giorno (dai evitiamo le supposte che sono fastidiose! :P), MINIMO UNA RISATA AL GIORNO. Perchè è quella dose di ironia che ci offre la distanza necessaria e sana per restare con i piedi per terra, ma anche concedersi ogni tanto una piccola fuga fra le nuvole con quel briciolo di leggerezza che permette.

    Citazioni ce ne sono a valanghe, hai ragione, ma mi vien da riprendere quella che anche tu ogni tanto fai tua.... quella di Brecht:
    "povero il popolo che non ha il senso dell'umorismo, ma ancor più povero quello che non può farne a meno...."
    Bel modo di sottolineare che c'è un gran differenza nel non prendersi troppo sul serio e dimenticare di esserlo quando serve.
    Una sottilissima lama di rasoio quindi l'umorismo, i comici giocano con i limiti, l'accettabile, si espongono, posso permettersi di dire quello che tutti pensano a bassa voce ma restano protetti dal loro status... ma comunque ci vuole coraggio a volte per fare le battute con il giusto stimolo.... Mi piace immaginare il diktat che metti sempre in avanti te, quello della seria leggerezza, come una moneta che gira instancabilmente su se stessa, da un lato l'umorismo, la leggerezza, la risata, dall'altro dolore, sofferenza, ricordo di lacrime versate... perchè solo chi ha patito può misurare il giusto valore di un sorriso e di un'emozione. E qui mi vien da citare Shakespeare che dice "l'umorismo, uno scherzo fatto con un'aria triste". Non mi sembra abbia torto... solo chi ha sofferto e è capace di rimettersi in discussione e sa fare sua la differenza che evoca la citazione di Brecht.... siamo sempre nella ricerca della giusta misura, come si impara a camminare, si impara anche a dare il giusto passo ai propri sentimenti e per quello mi sembra che non ci sia età, non è mai troppo tardi.... e qui raggiungo Kahlil Gibran che ha affermato che "senso dell'umorismo vuol dire senso della proporzione."
    In quanto alla qualità dell'umorismo migliore, Trilussa ha espresso un pensiero che secondo me oggi è ancora attualissimo "L'umorismo è lo zucchero della vita; ma quanta saccarina in commercio!"
    Pochi hanno la genuinità giusta quando si rifanno all'umorismo, troppa retorica, troppa avidità, troppa falsa gentilezza e maschere ben truccate.... troppe persone che si prendono troppo sul serio per l'appunto e diventano insopportabili, fintamente confortevoli.
    Il tuo umorismo è fatto di poesia e della giusta dose di ironia, è vero, genuino, ritmato e consapevole, non me ne stanco!!
    Spacciatore di abbracci, di cultura, di musica.... possiamo aggiungere alla lista spacciatore di zucchero puro.... diventerai il mio fornitore principale, che come ho già detto per quel tipo di calorie si ingrassa volentieri.

    ho capito perchè a casa tua l'altro giorno non ho trovato lo zucchero per il caffè... te la giusta dose di dolcezza ironica te la porti appresso e la regali a tutti a suon di battute, monologhi poetici e ancora e sempre musica...!
    Coleridge diceva che "l'essenza dell'umorismo è la sensibilità", oh lasciatelo dire la tua sensibilità è zuccheratissima!

    Notte!

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    1. Essenziale, Rose, il pensiero di Gibran.
      Fintamente confortevoli è da analizzare. Nel senso che la 'finzione' dell'umorismo è una cosa quella delle comuni cose è un'altra. La prima è ovviamente una maschera buona. Comunque è vero che quello più puro è ritmato e consapevole...una sorta di arrangiamento musicale della realtà.

      Sensibilità e zucchero a piccole dosi. Che troppa dolcezza non mi va'...Mi piace un'ironia gentile più che mielosa ;)

      Trilussa non l'ho citato, dai, sarei risultato acido!

      Grazie Rose&ciao!

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    2. Hey ciao
      Ovviamente il "fintamente confortevoli" voleva riferirsi alla vita di tutti i giorni, con le cose comuni dove troppe persone si fingono ironiche o umoristiche ma in realtà sono in preda all'ipocrisia. Sono del parere che astenersi di emettere un'opinione è meglio di dire ciò che non si pensa solo per apparire bene...e la mia rilfessione andava in quel senso, la maschera dell'umorismo in arte, qualunque forma prenda, è sempre positiva, concordo.
      Citavo Trilussa proprio per ribadire che troppo spesso la gente confonde ironia (zucchero puro) e falsità (saccarina). Te dal mio punto di vista metti verità in ogni cosa che fai, genuinità, e da quel punto di vista sei "zucchero vero".... Dici che di sensibilità ne metti a piccole dosi, mi permetto di contraddirti e spero non me ne vorrai. A mio avviso, ci vuole tanta sensibilità per scrivere pezzi come "la tua parte imperfetta", "limpido" o "due cose", tanto quanto ce ne vuole per fare una clip come "lontano da tutto" o scrivere quell'inno a tua madre che è "pane e frittata" e l'omaggio a tuo padre con "fly me to the moon" e poi scrivere "una piccola impresa meridionale" con una penna così travolgente. Di sensibilità se ne trova anche nei pezzi un pò più comici, dove dietro la risata chi più sta attento si confronta con la sana consapevolezza di chi ha vissuto le cose a pelle, e continua a farlo..... fuori o dentro ad un teatro. Un'ironia sensibile e un pizzico zuccherata per il buon umore che offre la tua, secondo me.... il registro mieloso è tutt'altra cosa e anche a me non piace, se lo diventassi ti direi che staresti perdendo la tua meta e su questo siam d'accordo....


      vabbè dai Rocco facciamo un compromesso: se preferisci diciamo che hai una sensibilità agrodolce... che ben sa abbinare scherzoso cazzeggio, un poetico e consapevole riflettere, voglia di ridere e condividere e smaniose note jazz...
      Ok?

      Uno spacciatore jazz culturale di abbracci agro-poetico-dolci....! :) :) :)

      Baci!!

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    3. Rose...si, sono 'vero'.
      E sensibilità agrodolce mi piace!

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