La
foto di Francesco Cabras non ha bisogno di didascalia. Luci, ombre, bolle,
sogni. E un volto colto nelle sfumature di qualche sensazione indescrivibile. O
forse palpabile al primo sguardo.
A
me piace non svelare. O meglio mi piace consegnarmi, cosi capita nell’istante
di un click, senza aggiungere troppe spiegazioni.
Anzi,
sto aggiungendo troppo. Per ora questo blog è una specie di angolino segreto,
lo conoscono in pochi e io mi esercito a curarlo. Sparo subito tutte le
cartucce dei film, delle canzoni, degli spettacoli per allenarmi ma soprattutto
per accontentare tutti gli amici che aspettano amarcord, chicche, aggiornamenti
o dettagli curiosi. Poi la smetterò di torturarvi di foto, trailer e
appuntamenti. Me ne starò in poltrona con voi a chiacchierare, sempre ammesso
che i miei pensieri sparsi vi interessino…
Magari
ci scapperà qualche risata che, di questi tempi, è uno dei pochi conforti rimasti.
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