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venerdì 11 settembre 2015

No sermoni solo prove di libertà

Avendo scarsa o nulla affinità con i sermoni la prendo larga e sorridente. Un po’ una sfida. Che se aspettiamo sempre quello cui compete, l’esempio buono, il nostro comodo e via dicendo ci tocca pure smetterla di lamentarci.
Insomma è brutta la sensazione che ci sia in giro quasi la paura di essere ‘migliori’, di fare il primo passo, di fregarsene dell’equazione (impossibile) diritti-doveri e di fare quello che è opportuno, bello, umano, necessario e avanti, ditelo come preferite. Cazzo, davvero come se si sentisse ‘fesso’ quello nel giusto…
Eppure lo potremmo fare, un piccolo cambio di vedute. E chiudo se no ci arrivo vicino, al sermone. D’altra parte esprimere certe cose serve a me come promemoria, sia chiaro, non insegno, imparo.
Sticazzi però ci vorrebbe…una gara: vince chi se ne fotte di aspettare che gli altri facciano meglio e lo fa lui. In fondo la libertà non è forza e coraggio?
Gentilmente, sempre.

18 commenti:

  1. Dicono che Dio ci abbia dato il libero arbitrio ma, insieme a questo, il terribile fardello della scelta. Dunque dobbiamo sempre, ogni giorno, decidere da che parte stare, con chi stare, rinnovare sempre questa scelta, nelle piccole e nelle grandi cose.Siamo circondati da esempi raccapriccianti e vergognosi ma non per questo dobbiamo sentirci autorizzati ad attraversare quel confine che non ci appartiene, solo per convenienza o per il principio di uguaglianza " Lo fai tu, lo faccio anch'io"
    Aspettiamo con pazienza che sia dall'altra parte del confine ad affermarsi questa tentazione: la tentazione di essere migliori, ovvio che non dobbiamo mai sentirci già arrivati alla meta ma essere consapevoli che c'è sempre da lavorare, da faticare, da limare e da smussare la nostra imperfezione...Ciao, questa volta sono in anticipo e allora ti auguro buon pomeriggio!

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    1. c'è pure da dire o fare senza aspettare sempre che dicano e facciano prima gli altri, Nedy. Il vizio di crogiolarsi nelle mancanze altrui non ci fa molto onore...

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    2. Credo ci sia stato un qui pro quo...o un qui quo qua...Non volevo dire questo!!!!!:) La prox volta cercherò di esprimermi meglio.....:)

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    3. un qui quo qua è un gioiello!!!

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  2. La tua sensazione è anche quella mia, a volte ho l’impressione d’essere presa per la cretina che si commuove davanti a qualcuno che ha bisogno d’aiuto, non solo materiale, aiuto anche in senso generale, insomma non capisco cosa ci sia di strano nel fare del bene! Mi sento bene solo quando faccio del bene e chi dovrebbe vergognarsi e sarebbe giusto che lo facesse, sono proprio coloro che alzano la testa e lasciano lo sguardo andare al di là dei problemi altrui. No, non ho mai avuto vergogna di fermarmi a parlare con le persone che nessuno guarda, solo perché sono barboni, extracomunitari o semplicemente dare un aiuto a chi non ha cosa mangiare, o spendere una parola con chi non ha nessuno per parlare. Io me ne frego di quelle persone che mi guardano di traverso, perché ho risposto per le rime a chi ha offeso un indifeso, non me ne frega se qualcuno è razzista e mi snobba perché sono del sud, non ho problemi a fare finta di niente e a continuare a dirgli buongiorno per tutta risposta. Non ho problemi a prendere un’iniziativa, o lanciare un’idea, una sfida con me stessa, che diventa una ragione di vita e di libero vivere per imparare ad insegnare ad imparare..,

    In quanto ad aspettare che qualcuno faccia qualcosa, mi fa ricordare un raccontino, in cui si narra che in un piccolo regno, il re invitò tutti i suoi sudditi a partecipare
    ad un banchetto con il solo obbligo di contribuire portando al banchetto una borraccia di vino, da versare al momento del loro arrivo, nella botte al centro del piazzale del castello.
    Ognuno aderì portando quanto chiesto e ognuno si premurò di riempire la botte col proprio vino, soltanto quando il re diede l’ordine ai valletti di versare il vino, tutti si accorsero che dentro il loro bicchiere scorreva solo acqua. Il re domandò perché mai non avevano portato il vino e ognuno rispose che aveva pensato che gli altri avrebbero portato il vino e che una borraccia d’acqua non avrebbe alterato il gusto del vino. Morale: si aspetta sempre, come tu dici, che l’altro faccia anche la tua parte.

    Un grande saluto Rocco libera-mente

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    1. che poi è dignità propria ma pure sociale, Anna.
      Umanità e senso civico in fondo vanno a braccetto.
      Vale per tutto e tutti.

      Carina la storia del re. Emblematica...che poi pare che 'fare i furbi' sia vizio senza tempo.

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  3. Rocco tu ci leggi davvero e poi nel tuo modo unico dici ci traduci.Mi sento meno sola,per me non sono solo parole.Come ti ho scritto in chiaro sono rimasta sola prima di iniziare :( .Un altro episodio vergognoso c'è stato qualche giorno fa alla stazione Tiburtina.Ho chiamato tutte le forze dell'ordine,giornali e chiesto spiegazioni.Tutto quello che ho ottenuto è stato scherno e rimandi.Addirittura mi è stato detto di alzarmi prima!Senza rispondere alla domanda sul perchè la metro passa ogni 7 minuti...sono avvilita e nauseata .Continuerò a comportarmi onestamente.Ma sogno una rivoluzione silenziosa,pacifica.Ma che come un'onda riempia le strade ...se leggerai il mio nome da qualche parte vorrà dire che avrò deciso di farlo da sola.Sdraiarmi in qualche piazza in silenzio...Giulia.P.s. decidi tu se pubblicarmi o no e se venire a straiarti con me.

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    1. ...ma guarda che la vera rivoluzione auspicabile è proprio quella. Silenziosa, pacifica. Di uno, mille, tutti. Nel piccolo, ogni giorno. Credo possa essere 'infettiva'!!!
      Non concediamoci di avvilirci ;)

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  4. Ma quanto ti rende felice "fare" anche la' dove dovrebbero essere altri ad agire? All'uscita di scuola tutti , noi compresi, a lamentarci che la scuola pubblica viene lasciata alla deriva sia dal punto di vista materiale ( edifici sporchi, etc etc) che dal punto di vista didattico.Cosi una sera mio marito ha avuto l'idea di creare un Comitato genitori.Il risultato? Rimboccandoci le maniche abbiamo dato il bianco nelle classi dei nostri figli, raccolto fondi con cui abbiamo ristrutturato e messo a norma il teatro interno, insomma è vero che certe cose dovrebbero competere ad altri ma se ciò non avviene e' doveroso provvedere per quanto sia possibile!
    Un esempio concreto per i nostri figli, in modo che anche loro riescano o quantomeno provino a trovare sempre una soluzione quando le cose non vanno come dovrebbero!

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    1. cazzo Franca (e scusa il francesismo ma ci sta tutto!) queste sono le cose che fanno alzare la testa. Grazie!

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  5. Io ho fatto. Non ho aspettato che l'altro facesse il primo passo...ho preso il coraggio a due mani e guardandomi allo specchio mi sono detta" facciamolo, costi quel che costi"
    ed ho chiesto il divorzio.

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  6. Mio caro Rocco, allora ho vinto sempre.
    Grazie del tuo " non sermone".
    Sei diventato uno di famiglia.
    Con affetto.

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  7. Rocco, noi siamo quelli che si mettono la cartina delle caramelle in tasca, che si fermano alle strisce pedonali, che fanno la raccolta differenziata ben sapendo che tanto poi bruciano tutto indistintamente. Siamo quelli che leggono le etichette di ciò che comperano, che spengono la luce se non serve, che fanno passare per prima gli altri senza che poi arrivi un "grazie". Siamo quelli che sanno bene che per ogni cosa giusta che fanno, ce ne sono altre dieci di sbagliate, ma cercano di migliorare le loro abitudini giorno per giorno. Quelli che dicono grazie, scusa, per piacere e salutano, non ricambiati, lo sconosciuto che incrociano nel secondo piano interrato del garage multipiano. Siamo quelli che alcuni guardano e pensano a quanto siamo coglioni a fare ciò che facciamo. Per niente. Esticazzi. Andiamo avanti. ;-)

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  8. E in effetti è facile criticare il comportamento sbagliato di qualcuno, magari non del tutto giustificato nel suo agire malamente da serie difficoltà ....ma in situazione difficile è veramente..E magari sarebbe più produttivo aiutarlo invece che chiacchierare e basta... diciamo che agendo si dà lezioni più che salendo in cattedra sentendosi moralmente i migliori ma freddi come il marmo

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  9. Anna, Giulia, Marco, Maura, Athenaever (che cazzo di nome è ;)????), Pina, Franca: ma che amici/che fantastici ho!!!!!????????!!!!!!!!
    Sprizzate buon senso, umanità, originalità da tutti i pori.
    Grazie. Davvero. Grazie.

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    1. Ma grazie! Grazie x aver deciso di aprire le porte del tuo sentire lasciando a noi l'opportunità di condividere il nostro....Un bel modo di crescere interiormente!
      Alla prossima!

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