Non è un fan club, è SOLO il mio blog ufficiale.
Il vantaggio è che non devo contare il numero degli aderenti,
lo svantaggio è che io non ho scelta, devo aderire.

venerdì 20 febbraio 2015

Felicità?!

Che a girarci intorno con una piccola risata invece di allontanarci magari ci avviciniamo. A quella cosa lì, quasi impronunciabile. Già. Se è vero che di felicità ci sono consentiti attimi, nella manciata di secondi in cui ci godiamo la battuta magari ne abbiamo assunto una dose. O, almeno, abbiamo interrotto i pensieri infelici. E non è poco. Anzi, cazzo, talvolta è proprio tanto.

Parliamoci chiaro: se non possiamo fare man bassa prendiamo quello che ci capita a tiro. E’ un siluro, l’impronunciabile. Se non l’acchiappi davvero al volo ti lascia a bocca asciutta fino al prossimo giro di ruota.  

10 commenti:

  1. La felicità....ammazza, Rocco, che argomento!! Ci sono momenti nella vita in cui la felicità sembra proprio molto lontana da noi...e io purtroppo ne ho sperimentati parecchi. Poi ho sperimentato delle felicità enormi: l'amore, i figli, le amicizie. Ma nei periodi bui quelle felicità non riuscivano a scaldarmi, ma anzi, rendevano più lacerante il mio sentirmi infelice. Aggiungevano all'infelicità i sensi di colpa, un terribile senso di ingratitudine. Ma quando dai periodi bui sono uscita, la mia vita ha iniziato a scoppiare di felicità perché fondamentalmente ho cominciato a stare benissimo con me stessa. Ho iniziato ad essere felice per ogni piccola cosa della mia vita e a godere di quel bellissimo senso di appagamento che si riesce a provare quando si felici per ciò che si e per ciò che si ha. In fondo la felicità secondo me è tutta qui. Buona giornata Rocco!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. chissà magari a parlarne la umanizziamo...la rendiamo pronunciabile ;)

      Elimina
    2. Deve essere il nostro obiettivo. Deve essere lo scopo di tutto quello che facciamo. La felicità ci deve riempire. Accettando che tutto al mondo esiste in virtù della sua antitesi. Non esiste la vita senza la morte, non esiste la felicità senza la tristezza. E proprio perché esistono le antitesi noi amiamo tanto la vita e la felicità. Se capiamo questo possiamo accettare anche la morte e la tristezza, come inevitabili rovesci delle più belle medaglie

      Elimina
  2. Anche questa volta devo esercitare l'arte del furto,ma l'occasione fa l'uomo ladro e questa frase di Erri De Luca l'ho letta proprio ieri:"la felicità è un agguato.Si viene presi alla sprovvista e forse è meglio così." Non so se è meglio , ma di certo so che è l'unico modo,perchè la felicità non la puoi inseguire,nè costruire,nè coltivare,ti può solo capitare a interrompere tutto il resto e devi essere pronto a coglierla,come a lasciarla andare .E poi ci sono tutti coloro che lavorano per offrirci occasioni di felicità , regalandoci un'emozione ed un sorriso, e credo che non sia un mestiere facile,a loro va il mio grazie.AmeliaPaola

    RispondiElimina
    Risposte
    1. AmeliaPaola è proprio vero che tutto è relativo! Nel tuo caso il furto non è male, sei una ladra positiva :)

      Elimina
  3. Ti dirò, secondo me, la felicità è un concetto astratto: in che senso? Nel senso che è poco legato alle cose materiali ma più a quelle sentimentali. Non che sia devota o cosa, sia ben chiaro, ma è così e con il tempo e te ne accorgi sempre più… Io, quando vedo le mie figlie contente sono felice. Quando ricevo un regalo sentito, sono felice. Quando passeggio sul lungomare, sono felice. Sono piccole cose ma che valgono la felicità e mi fanno stare bene. Ecco, stare bene e veder stare bene, mi rende felice. Buona felicità! ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E ti pare poco, Daniela?! Sticazzi, certo, hai ragione tu.
      Questo è il punto, infatti.
      Grazie e buona felicità a te

      Elimina
  4. la felicità ha un prezzo, a volte enorme .La tua felicità può essere la causa dell'infelicità di chi ti vive accanto. E allora cosa fai?

    RispondiElimina
  5. la felicità è uno stato d'animo ed è quindi molto soggettiva. Dipende molto da come osserviamo la realtà che ci circonda. Come tutti gli stati d'animo è mutabile e sfuggevole, certo molto dipende dalla capacità di accontentarsi e perchè no, di abbassare quell'asticella dei desideri. Infine anche di saper essere semplici e leggeri come l'aria che respiriamo. Insomma, non rischiamo di rincorrerla eternamente, ma viviamola questa benedetta felicità, quando ne abbiamo l'opportunità, qui e ora, nell'immediato presente. Buona serata Rocco. Peonia

    RispondiElimina
  6. Felicità? Ci ho pensato e ripensato.....ed al momento è avere ancora vicino a me l'amore dei miei cari.....Quando c4redi che potresti perderlo e poi invece per fortuna ancora c'è allora per me questa ora è la felicità. Kiss

    RispondiElimina