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venerdì 1 agosto 2014

Essere...poesia

Che non so quanto sia facile, essere poesia, Carradine! Ma di certo è straordinariamente seducente l’idea. Ideale per tutti, aspiranti poeti, poeti potenziali, poeti maledetti, schiappe delle rime.

I versi, i suoni, le mani nella terra. Cose che si inseguono, pensieri che si assomigliano. Storie dolci, ironie gentili. Emozioni parlate e verità toccate. Pagine di vita che fanno il solletico e  irriverenze garbate. Si, possiamo farci poesia.   

5 commenti:

  1. siamo POESIA...MA CONTINUIAMO A SCORDARCELO...

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    1. Fiorenza certe volte mi chiedo da che cazzo siamo presi. Troppo 'niente', troppe sovrastrutture, troppa fretta, troppe divisioni...altro che poesia ci perdiamo quasi tutto. Ancora qualcuno sta a nord e sud invece di mescolarsi, figurati

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  2. Questa e' diventata infatti la mia personale conquista..
    Ritrovarmi ogni volta che mi vogliono spegnere ..l'interruttore della gioia..sai che faccio? Mi metto davanti allo specchio..e mi parlo....e rido ..rido..canto scrivo dipingo e sopratutto penso a quanto SIAMO AMATI..per essere ancora
    VIVI...

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    1. Meno male Fiorenza...che c'è un interruttore per la gioia. Insomma, si può sempre riaccendere ;)

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  3. Quanto è vera questa frase, la poesia si può trovare in qualsiasi cosa basta saperla cogliere e concordo con la cara amica Fiorenza, troppo spesso ce lo scordiamo..... Poesia è la risata condivisa con gli amici, è lo sguardo lucido dei tuoi genitori quando ti vedono compiere qualcosa che ti fare stare bene, è la sensazione di rinascere perchè dopo una delusione o un dolore e migliaia di giorni no si ha avuto il coraggio di rialzarsi e continuare, poesia è la risata di un bimbo che è seduto di fronte a te nel treno e si meraviglia mentre guarda il paesaggio scorrere, un paesaggio che i pendolari si dimenticano di contemplare troppo assorti dallo schermo dei loro smartphone. Poesia è fare sosta in un posto familiare dopo mesi di viaggio altrove, poesia è il rumore del legno di un palcoscenico sotto i tuoi passi, un buon pasto cucinato da tua madre, quello sguardo complice con la persona che sai che ci sarà quando avrai bisogno di lei... poesia è anche arrivare sul tuo blog dopo molti giorni di assenza e trovarti sempre pronto a rispondere :) ;)

    La poesia è ovunque anche in cose improbabili e qui non resisto e ti cito il monologo del grandissimo Benigni in "la tigre e la neve" che ben riassume tutto questo:

    "Svelti! Svelti, veloci, piano. Con calma. Non v'affrettate. Poi non scrivete subito poesie d'amore, che sono le più difficili aspettate d'avere almeno un'ottantina d'anni. Scrivetele su un altro argomento, che ne so, sul mare, il vento, un termosifone, un tram in ritardo... che non esiste una cosa più poetica di un'altra. Avete capito? La poesia non è fuori, è dentro. Cos'è la poesia? Non chiedermelo più, guardati allo specchio la poesia sei tu! E vestitele bene le poesie, cercate bene le parole, dovete sceglierle. A volte ci vogliono otto mesi per trovare una parola. Sceglietele che la bellezza è cominciata quando qualcuno ha cominciato a scegliere. Da Adamo ed Eva. Lo sapete quanto ci ha messo Eva prima di scegliere la foglia di fico giusta? Come mi sta questa? Come mi sta questa? Come mi sta questa? Ha spogliato tutti i fichi del paradiso terrestre. Innamoratevi, se non vi innamorate è tutto morto, morto tutto è! Vi dovete innamorare e diventa tutto vivo, si muove tutto. Dilapidate la gioia! Sperperate l'allegria! Siate tristi e taciturni con l'esuberanza! Fate soffiare in faccia alla gente la felicità... - E come si fa? ..per trasmettere la felicità, bisogna essere felici e per trasmettere il dolore bisogna essere felici. Siate felici! Dovete patire, stare male, soffrire! Non abbiate paura di soffrire: tutto il mondo soffre. E se non avete i mezzi, non vi preoccupate, tanto per fare poesia una cosa sola serve: tutto! E non cercate la novità, la novità è la cosa più vecchia che ci sia. E se il verso non vi viene da questa posizione, da questa o da così, buttatevi in terra mettetevi così! Eccolo qua... ah... è da distesi che si vede il cielo, guarda che bellezza! Perché non mi ci sono messo prima? Cosa guardate? I poeti non guardano, vedono! Fatevi obbedire dalle parole! Se la parola muro, muro non vi da retta, non usatela più per otto anni, così impara! Che è questo? Boh! Non lo so! Questa è la bellezza, come quei versi là che voglio che rimangano scritti lì per sempre. Forza cancellate tutto che dobbiamo cominciare, la lezione è finita!

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