Se chiudo gli occhi e ripenso alla merenda che mi preparava mia nonna in campagna d'estate, ancora ne sento il sapore: pane, olio, sale e pomodoro (appena colto) tagliato a fettine sopra... Mai più sentito un sapore così "vero"!
La bontà del pane e frittata dipende molto dalle materie prime: il pane deve essere rigorosamente fatto in casa nel forno a legna, le uova di galline ruspanti, l'olio di oliva extravergine...e poi tanto amore vero e genuino!
Eh si caro Rocco, le cose semplici sono sempre le migliori così come il tuo film, certo è facile fare le cose semplici, ma il difficile è non scadere nella prevedibilità, con "Basilicata coast to coast" hai dimostrato il tuo talento da regista, che io avevo già apprezzato nel tuo cortometraggio "Cecchigoricecchigori?"
Ecco ecco ci siamo, ho recuperato tutto il mio ritardo, arrivo all'ultimo post, quello di oggi e forse mi odierai per il bombardamento frastico che ho fatto sul blog. Ma non posso mancare, prendilo come abbracci sillabici ;) Il pane e frittata di TUA madre non si batte... e non si discute, se poi si pensa che non sei riuscito a proseguire il tuo sciopero della fame da adolescente per ottenere un motorino perché al pane sponzato non potevi resistere!...questo ci fa capire quanto buono sia! Ma si sa, l'amore che può mettere una madre in un piatto non ha prezzo. Quando sto male io, mamma mi mette davanti un piatto di gnocchi fatti in casa e grattinati al forno con la mozzarella del paese... inutile dire che resuscito ma soprattutto è la carezza di conforto che mi offre lei a ridarmi vita. Circa un mese fà ti citai Ponge per un post, che con poesia riesce a mettere magia nella descrizione delle piccole cose del quotidiano, ecco cosa ho scovato per te, ripercorrendo il suo libro:
IL PANE
La superficie del pane è meravigliosa prima di tutto per l’impressione quasi panoramica che dà: come se si avesse a disposizione, sotto mano, le Alpi, il Tauro o la Cordigliera delle Ande. Così dunque una massa amorfa in stato di eruzione fu introdotta per noi nel forno stellare, dove indurendo si è foggiata in valli, creste, ondulazioni, crepe… E tutti quei piani subito così nettamente articolati, quelle lastre sottili dove la luce allunga con cura i suoi fuochi, – senza uno sguardo per l’ignobile mollezza sottostante. Quel flaccido e freddo sottosuolo che chiamano mollica ha il tessuto simile a quello delle spugne: foglie o fiori vi stanno come sorelle siamesi saldate gomito a gomito tutte assieme. Quando il pane si rafferma i fiori appassiscono e si restringono: si staccano allora gli uni dagli altri, e la massa si fa friabile… Ma rompiamola: nella nostra bocca infatti il pane deve essere piuttosto oggetto di consumo che di riverenza.
è di tutt'altro stile ma volevo fartela scoprire se non la conoscevi e sia ben chiaro: preferisco di gran lunga il tuo "pane e frittata", perchè, da meridionale, conosco bene la genuinità della cucina casareccia e il tuo omaggio mi fa emozionare! ;) un abbraccio e giuro stavolta la smetto con i commenti (per oggi ;)) ahaha
Ah se smetti solo per oggi và bene...non è che puoi abbandonare il blog per sempre! Pure gli occhi gratinati non sono male, anzi. E l'omaggio al pane di Ponge con la flaccida mollica che assorbe come una spugna e si sponza stimola oltre alla poesia l'appetito!
Anch'io sono di origine basilica o lucana ora sono anzino e non ho mai dimenticatola mia terra d'origine quando posso ritorno al mio splendido paesello ricordo la mia nonna che mi preparava sulla ounta di un forchettone la fetta dipane fatto dalle sue splendide mani sul fuoco sel camino ne ricordo il profumo il sapore tutto !!!!!!!!!
Versione alternativa, altrettanto suggestiva!
RispondiEliminaSe chiudo gli occhi e ripenso alla merenda che mi preparava mia nonna in campagna d'estate, ancora ne sento il sapore: pane, olio, sale e pomodoro (appena colto) tagliato a fettine sopra... Mai più sentito un sapore così "vero"!
RispondiEliminaperchè non ci sono i prodotti di una volta, l'inquinamento, fa la sua parte.
Eliminaame mia mamma mi preparava la frisella con olio e pomodoro rocco sono di rivellese
RispondiEliminarocco sono rivellese esno orgogliosa di avere un vicino co me te
RispondiEliminavai sei grande
grazie amici...
RispondiEliminala frisella è la frisella!
La bontà del pane e frittata dipende molto dalle materie prime: il pane deve essere rigorosamente fatto in casa nel forno a legna, le uova di galline ruspanti, l'olio di oliva extravergine...e poi tanto amore vero e genuino!
RispondiEliminaEh si caro Rocco, le cose semplici sono sempre le migliori così come il tuo film, certo è facile fare le cose semplici, ma il difficile è non scadere nella prevedibilità, con "Basilicata coast to coast" hai dimostrato il tuo talento da regista, che io avevo già apprezzato nel tuo cortometraggio "Cecchigoricecchigori?"
RispondiEliminaUn abbraccio, Sara.
Ecco ecco ci siamo, ho recuperato tutto il mio ritardo, arrivo all'ultimo post, quello di oggi e forse mi odierai per il bombardamento frastico che ho fatto sul blog. Ma non posso mancare, prendilo come abbracci sillabici ;)
RispondiEliminaIl pane e frittata di TUA madre non si batte... e non si discute, se poi si pensa che non sei riuscito a proseguire il tuo sciopero della fame da adolescente per ottenere un motorino perché al pane sponzato non potevi resistere!...questo ci fa capire quanto buono sia! Ma si sa, l'amore che può mettere una madre in un piatto non ha prezzo. Quando sto male io, mamma mi mette davanti un piatto di gnocchi fatti in casa e grattinati al forno con la mozzarella del paese... inutile dire che resuscito ma soprattutto è la carezza di conforto che mi offre lei a ridarmi vita.
Circa un mese fà ti citai Ponge per un post, che con poesia riesce a mettere magia nella descrizione delle piccole cose del quotidiano, ecco cosa ho scovato per te, ripercorrendo il suo libro:
IL PANE
La superficie del pane è meravigliosa prima di tutto per l’impressione quasi panoramica che dà: come se si avesse a disposizione, sotto mano, le Alpi, il Tauro o la Cordigliera delle Ande.
Così dunque una massa amorfa in stato di eruzione fu introdotta per noi nel forno stellare, dove indurendo si è foggiata in valli, creste, ondulazioni, crepe… E tutti quei piani subito così nettamente articolati, quelle lastre sottili dove la luce allunga con cura i suoi fuochi, – senza uno sguardo per l’ignobile mollezza sottostante.
Quel flaccido e freddo sottosuolo che chiamano mollica ha il tessuto simile a quello delle spugne: foglie o fiori vi stanno come sorelle siamesi saldate gomito a gomito tutte assieme. Quando il pane si rafferma i fiori appassiscono e si restringono: si staccano allora gli uni dagli altri, e la massa si fa friabile…
Ma rompiamola: nella nostra bocca infatti il pane deve essere piuttosto oggetto di consumo che di riverenza.
è di tutt'altro stile ma volevo fartela scoprire se non la conoscevi e sia ben chiaro: preferisco di gran lunga il tuo "pane e frittata", perchè, da meridionale, conosco bene la genuinità della cucina casareccia e il tuo omaggio mi fa emozionare! ;)
un abbraccio e giuro stavolta la smetto con i commenti (per oggi ;)) ahaha
Ah se smetti solo per oggi và bene...non è che puoi abbandonare il blog per sempre!
RispondiEliminaPure gli occhi gratinati non sono male, anzi.
E l'omaggio al pane di Ponge con la flaccida mollica che assorbe come una spugna e si sponza stimola oltre alla poesia l'appetito!
Alla prossima, Rose!
Bellissimo film.Lo vedo e lo "rivedo".Abbraccio Grande.
RispondiEliminamia mamma sulla frisella al pomodoro ci grattuggiava il pecorino di zia Maria e poi mi faceva i panini con la cotoletta di pollo ed i friggitelli...
RispondiEliminaAnch'io sono di origine basilica o lucana ora sono anzino e non ho mai dimenticatola mia terra d'origine quando posso ritorno al mio splendido paesello ricordo la mia nonna che mi preparava sulla ounta di un forchettone la fetta dipane fatto dalle sue splendide mani sul fuoco sel camino ne ricordo il profumo il sapore tutto !!!!!!!!!
RispondiEliminaSei meraviglioso.... Assolutamente......Grazie di esistere.
RispondiElimina....ebbene si...a me "il pane e frittata"..mi fa emozionare.....MITICOOOOO!!!
RispondiEliminaEbbene si, io davanti a questa scena...MI EMOZIONO!!!
RispondiEliminaL'emozione, fortunatamente, è FREE, Paola cara!!!
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