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martedì 1 dicembre 2015

Cammino

<Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi>(Italo Calvino)
Non ho ragione di dubitare di grandi pensatori. Anzi. Trovo a piedi infinite conferme. E mi piace, la passeggiata, il cammino, il movimento della vita nella vita. Forse quello del passo è anche il ritmo giusto, dei pensieri e del mondo.
Lento, veloce, musicale…!

Cazzo, mica è filosofia, è il gusto un po’ così…naturale.

10 commenti:

  1. Mi hai ricordato le infinite passeggiate di una ragazzina di 10 anni e poi di 11, 12, 13..17, con l'arrivo della primavera a raccogliere asparagi selvatici o più tardi more di rovi.. non succedeva poi tantissimi anni fa ma succedevanin un tempo e in un luogo per me sacri.. così come sacro è il ricordo che mi pervade di mille colori e profumi della campagna anche d'estate, di vita, e degli infiniti viaggi che percorrevo in quei pochi metri a ridosso di casa dei miei. Oggi sarebbe stato (anzi è) il compleanno del mio papà; non avrei potuto festeggiarlo in un modo migliore. Grazie sempre per gli spunti che mi offri.

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  2. .Camminando,camminando ho imparato tutto a cominciare dalle nozioni essenziali,grazie ad un nonno che ogni mattina mi portava a passeggiare per le strade del paese e nei campi che lo circondavano.Contavamo i passi che ci separavano da casa e tutto ciò che incontravamo,e ci soffermavamo riconoscere piante ed animali.Così ho imparato la numerazione , a seriare e classificare. All'asilo non ci sono andata, anzi, per la verità mi sono fatta espellere per cattiva condotta dopo una settimana:mi sembrava un posto così stupido, chiuso, non si camminava, non si poteva imparare niente.Oggi insegno e quando mi è possibile tengo lezioni fuori dall'aula,ricordando il nonno peripatetico.In verità mio nonno diceva che camminare arricchisce non solo la mente, ma anche materialmente:"Guarda con un occhio davanti a te e uno a terra, che la gente è distratta e frettolosa e perde o dimentica tante cose che potrebbero esserci utili"E mica è una scoperta recente il riciclo!Certo ,se vuoi conoscere posti molto lontani e non sei Forrest Gump, prima o poi un mezzo di locomozione devi pur usarlo,ma tutto è relativo:basta usare il mezzo più lento possibile, e godersi il viaggio, il panorama che cambia, passo dopo passo,sempre.AmeliaPaola

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    1. e con il paesaggio che muta mutiamo un po' anche noi, passo dopo passo...

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  3. Mi ricorda il tuo racconto sulle camminate che facevi la domenica con tuo padre con il famoso pane e frittata nel sacco. Diciamo che è stata anche una delle cose che mi ha piu' emozionata del tuo spettacolo. Distinguevi anche le parole camminare dal passeggiare. Tu, camminavi. Appunto! A me affascina tanto, invece , la passeggiata, l'incontro, il momento che ti fa aprire di più, da parte mia. È un mio "metodo" per sconfiggere la timidezza; quando incontro, invito quasi sempre a passeggiare per poter sciogliere il ghiaccio e per trovare un buon argomento... camminando, camminando. Ma non solo,eh. È meraviglioso anche passeggiare con una persona che conosci da sempre, un modo per conoscere, parlare, discutere imbattibile. Eh già, il miglior incontro con i pensieri avviene passeggiando, conoscendo, camminando. ;-)

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  4. Diciamo che, con i ritmi di oggi, passeggiare è un lusso, in città c'è il parco bellissimo, l'ex manicomio, ma si va di rado, c'è la montagna... ma si va ancora meno. C'è Albenga, fuori stagione, camminare in riva al mare o lungo il fiume e insieme ai piedi cammina anche la mente... a volte si ferma lì perché qualcosa la attira, a volte va più lontano.
    La passeggiata che NON farò mai più è quella che ho fatto due anni fa con una mia amica, cicciottella e salutista: acqua per me e beverone drenante per lei, uscite al mattino presto ci siamo fatte il lungomare, il lungo fiume, Albenga vecchia, Albenga nuova, Albenga periferia... mi diceva "bevi, cammina, cammina, bevi...", ogni mezz'ora ci scappava la pipì...bar... caffè e pipì, a mezzogiorno avevo già bevuto sei caffè... all'ultimo bar mi sono rifiutata di entrare con lei, le ho detto che avrei rischiato ma che la pipì me la sarei portata a casa... e con queste passeggiate salutari ho chiuso, credo per sempre.

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  5. Mi trovi d'accordo sul fatto che scandire il tempo a passo sia una gran bella cosa, perché i punti di vista cambiano ad ogni passo e ad ogni passo si scopre qualcosa di nuovo. Avere il tempo per accorgersi degli altri, delle cose a cui non prestiamo attenzione perché si corre sempre... e mi viene da dire, appunto:

    Fermati !

    Correre senza fermarsi,
    e non vedere cosa succede,
    e non pensare cosa ti lasci dietro le spalle.

    Correre
    e mancare il tramonto più bello...
    senza pensare
    che non ci sarà mai uno uguale.

    Correre
    e dire d’aver smesso d’amare,
    quando non hai mai vissuto
    il tempo per farlo.

    Correre e non accorgerti
    d’invecchiare,
    per poi capire che vale la pena
    fermarsi a guardare la vita,
    con le sue cose importanti o banali.

    Il tempo trascorso
    ci lascia soltanto le tracce
    insinuatesi fra le rughe.

    Correre
    per arrivare alla sera del tempo
    senza speranza
    per un'alba ancora da vivere.
    Fermati!

    A. G.





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    1. tutto muta ad ogni passo, noi e tutto ciò che è intorno...
      ciao Anna

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