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sabato 31 maggio 2014

Parole semplici

‘Ecco cos’hanno di simpatico le parole semplici: non sanno ingannare’ (José Saramago).
Mi piace. Infatti le parole semplici hanno un suono diretto, familiare, amichevole…creano facilmente complicità.
Non è che la vita si semplifica con le parole però sciogliere le parole può già essere un modo per renderla più leggera e, soprattutto, vera. Poeticamente reale. O realmente poetica? Ecco, mi sono cercato la complicazione…

Comunque vi lascio con Bukowski.

6 commenti:

  1. Semplice, reale e poetico! Tanto irreale quanto possibile. A dire il vero c'è chi sa ingannare anche con parole semplice ma...di certo la complicità e le emozioni che creano non hanno uguali! Grazie del pensiero. :)

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  2. il sapere e la conoscenza si mostrano con la semplicità e forse persino i sentimenti piu profondi sono semplici ed antichi essenziali e nitidi. Susanna

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  3. Mi piace! In un mondo che si vuole sempre più complicato, in cui tutto deve apparire come complotto, inciucio, truffa, ipocrisia e farsa e tutti si sentono spaventosamente furbi se mettono in guardia, se sono scettici...l'appello alla semplicità non può che essere accolto con gioia!

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  4. tutto molto semplice, giulietta, susanna, isola mia: siete semplicemente da bacio in fronte!

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  5. Hai ragione la semplicità è il miglior modo di disinnescare le dinamiche spesso troppo complesse attivate dalla società di oggi, dove è tutto basato sull'apparire, sull'interazione virtuale, dove tutti fanno gruppo tramite link, like, post, hashtags ma spesso si dimentica come può essere bello abbracciarsi, guardarsi negli occhi mentre si discute, trovare una mano tesa mentre ci si sente soli o abbattuti, ridere a squarcia gola insieme.... in questo mondo così tecnologico, dove la comunicazione dovrebbe essere regina, si usano tante parole per non dire nulla, si parla senza creare realmente un'interazione. ci si incrocia senza creare reale connessione. ci si mette in scena senza sapere che il pubblico diffronte è troppo effimero per essere reale o sincero. Tanta ipocrisia e poca veridica e sana interazione. Sinceramente ad un post sui social preferirei di gran lunga una lettera scritta dal pugno di una persona cara o un abbraccio che sempre più spesso ci si vergogna a chiedere, eppure è così semplice volersi bene.... ma ce lo scordiamo..... Bukowski è sempre stato all'avanguardia e tuttora le sue riflessioni sono attualissime, sulla semplicità ha detto un'altra cosa che ben si correla alla mia riflessione sulla falsa comunicazione dell'era digitale:"Che fine ha fatto la semplicità? Sembriamo tutti messi su un palcoscenico e ci sentiamo tutti in dovere di dare spettacolo". ha ragione.... ma in compenso meno male che a teatro lo spettacolo resti ancora qualcosa da definire positivamente, che la cultura compensi la superficialità circostante è un conforto....
    Sulla semplicità e l'arte anche Walt Whitman ha detto qualcosa di molto bello e qui mi va di condividerlo:

    L'arte dell'arte, la gloria dell'espressione, il lume solare della lettura è la semplicità. Nulla è meglio della semplicità - nulla può scusare eccessi o mancanza di precisione. Procedere sul palpito dell'impulso, e sondare profondità intellettuali, e conferire a tutti gli argomenti le loro articolazioni sono qualità né comuni né molto insolite. Ma esprimersi letteralmente con la perfetta rettitudine e naturalezza dei movimenti degli animali e l'incontrovertibile purezza di sentimento degli alberi nei boschi e dell'erba lungo i sentieri, è il trionfo immacolato dell'arte. Se avete potuto osservare chi è riuscito a tanto, avete visto uno dei maggiori artisti di tutte le nazioni e di tutti i tempi."

    e qui passo, chiudo e ti abbraccio... semplicemente! :) ;)

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    1. Nulla da aggiungere alle parole di Walt Whitman!
      Comunque direi che....semplici è bello :)
      Ciao Rose e bentornata

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