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sabato 8 febbraio 2014

Lionello Frustace

Altro spaccato di memoria: Nessuno mi può giudicare, film di Massimiliano Bruno con Paola Cortellesi nel ruolo di Alice, Raoul Bova nella parte di Giulio e Lionello Frustace nei panni di Rocco Papaleo. No, scusate ho sbagliato qualcosa ma più o meno la sostanza è quella, su, non sottilizzate.
Godetevi uno spezzone di ricordo.

A proposito, vi piace questo stile ‘coatto’?

19 commenti:

  1. Sei un attore bravissimo e tanto simpatico.

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  2. Che attore poliedrico: da "signor portinaio" a boss mafioso!!

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  3. amici ma non che voi siete troppo gentili e affettuosi?

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    1. La verità è che sei un attore bravissimo, poliedrico,umile e simpaticissimo. Chiamala gentilezza,chiamala affettuosità ma noi apprezziamo la tua professionalità... e la tua persona! (notare involontaria rima). un abbraccio! ciao

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  4. Risposte
    1. Non ci dispiace, bravo vai sempre così. Si gruoss' assai.

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    2. Ci piace , puoi andare avanti così Bravo.

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  5. Grande Rocco!!!!

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  6. Secondo me... Non è tanto questione di "cortesie tra amici", quanto di sincero affetto! Insomma: tu ci fai ridere (... a volte anche riflettere) e noi per questo ti vogliamo un sacco di bene! Dovresti ben sapere che valore ha una sana risata in questo periodo...

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  7. ogni volta che ti guardo in un film,o in televisione o ascoltando una tua canzone riesci sempre a farmi emozionare....e riesci sempre a farmi sorridere...........grazie..........baci

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  8. Poliedrico...è un attore altrimenti si chiamerebbe in un altro modo!

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  9. Lionello Frustace.... il tuo ruolo politicamente scorretto! :)
    Questo primo film di Massimiliano Bruno, anche se è una commedia sentimentale, già premette lo stile sarcastico e azzeccattissimo di "Viva l'Italia". quello sguardo critico sulla politica italiana è ben riassunto in due scene: quella in cui la cortellesi deve fare la escort con un politico e lui senza pudore le dice che la paga rubando i soldi direttamente nelle tasche degli italiani e poi quella memorabile scena in cui prende lezione da Eva e riassume il comportamento da avere in due frasi: "Sinistra: ridere perché hanno bisogno di sentire che sono simpatici/ destra: ridere perchè hanno bisogno di sentirsi intelligenti" E con questo Bruno e Falcone riassumono bene una cosa: destra e sinistra hanno la stessa mancanza di fiducia porta più a curare l'apparire che i contenuti...
    Molto divertente la trama ma anche denunciatoria per quel che riguarda la fragilità e la reversibilità che può comprendere l'escalation sociale.... quando si ha una certa posizione tutti ti amano e ti sorridono ma nel momento del bisogno tutti ti voltano le spalle e le persone più umili ma ricche dentro ti tendono la mano. Bella lezione di vita da parte del personaggio di Alice che per fare la madre deve cedere a compromessi difficilissimi.
    Per quel riguarda Lionello, certo fa il coatto, patriottico e un pò cafone ma alla fine si innamora di una bella donna senegalese e ci dimostra a tutti che i pregiudizi troppo spesso ce li impone il sistema societale in cui viviamo e ci vuol poco per oltrepassarli ;)
    Oh un'ultima cosa: con Paola già avete avuto in questo film un discorso sulla mafia...vuoi vedere che è questa scena che ha dato a Miniero uno spunto per "un boss in salotto"...?? era destino, dovevi interpretare zio Ciro! ;) :*

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    1. Realismo e ironia.
      D'altra parte le chiavi per raccontare la società sono le leve stesse che fanno scattare un sorriso, comico o amaro.
      E i risvolti sentimentali non guastano, mai. Non solo perché sono il tocco poetico ma anche perché svelano la potenza della possibile 'ribellione umana'

      La bomba poi un boss in salotto...
      Rose avrò davvero la stoffa del boss ;)????
      Un abbraccio

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  10. Scusa il ritardo ma dovevo commentare per forza questo post, perché Lionello è uno dei miei personaggi preferiti nonostante la sua "cattiveria". Purtroppo esistono davvero persone così. l'importante è saperci ridere su, il bello di fare l'attore è proprio questo; distanziarsi da ciò che si è e tu qui l'hai fatto splendidamente. Le tue collaborazioni con Massimiliano Bruno si sono rivelate spassose (anche in "Viva l'Italia" mi hai divertito nei panni del finto omosessuale), ed è per questo che aspetto con ansia di sapere cosa farai nel suo prossimo film.

    ps: ma non scrivi più su twitter perché non ti bastavano 240 caratteri?

    Un abbraccio, Sara.

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    1. Concordo, Sara.

      E...tu che ne dici? A me pare più caloroso e intimo il blog.
      Preferivi il liquido twitter?

      Un abbraccio anche te

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    2. centomila volte meglio il blog, anche perché come si può interagire davvero con solo 140 caratteri (specialmente per me che quando stimo non riesco ad essere concisa :)?!??!?

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