Baci

Quasi quasi bisognerebbe proporre un silenzio-day: ognuno per un giorno pensa per i cazzi suoi e non divulga frasi strepitose…

Perché il dubbio incombe su tutto e tutti: quante cazzate diciamo credendo di avere sempre qualcosa da dire?

E già mi sono dilungato troppo. Off. Taccio. Però invio baci grati.

Sticazzi permanent

Ho ‘incontrato’ questa frase su google…che facevo, me la lasciavo scappare?

Che sticazzi è anche un po’ vediamo cosa si può fare, magari per sorridere o strappare una risata. Con affetto. Con ironia. Con gentilezza. Tipo tendere la mano, fare una carezza, strizzare l’occhio, dare una pacca sulle spalle.

Il periodo non è dei migliori? A maggior ragione l’umile arte del conforto tanto scontata e inutile forse non è…

Un abbraccio a tutti

L’animale che è in noi (che l’uccello non stava bene)

Questione di punti di vista…o di possibilità? Osservare spogliandoci un po’ della ruggine del giudizio a primo impatto può farci scorgere realtà, orizzonti, verità che non immaginavamo di incontrare.

E mi piace pensare anche al tocco irresistibile della fantasia, quello che ci mette un attimo le ali come se fossimo uccelli cazzo. Anche alle forzature, vivaci e graziose, per uscire dagli schemi…e dalle gabbie. Non parlo mica di un coraggio eroico ma della voglia di essere, il più autentici e liberi possibile. Che già non è facile, lo so, ma diventa impossibile se non coccoliamo neppure pensiero e desiderio.

Dunque, fuor di retorica e filosofia, proviamo a guardare e vedere gabbia vuota e animale libero. Un po’ è come ridare respiro all’animale che è in noi. Esticazzi, evviva.

Onda su Onda: regia in caduta libera

Altro che set work in progress. Qui il regista è finito gambe all’aria.

Travolto dall’emozione delle onde, forse, chissà.

E tutti, quasi seri e composti, fingono di non sbellicarsi dalle risate. In compenso, chissà come e perché, mi hanno fotografato e non solo… immortalato in video, sequenza per sequenza. Vi basta la foto? Se volete godervi il video e prendermi in giro per il resto dei miei giorni lo trovate sul mio sito.

E chi c***o siamo?

Che poi il problema di gestione dell’<io sono> è la ‘responsabilità che dovrebbe derivarne... Insomma un <io sono> serio è impegnativo e ingombrante!

Ma poi davvero, chi cazzo sei, sono, siamo?

Surfando

Sergio Bambaren

E’ stato lui, Big Kahuna, a portare il windsurf nel mondo. Nuotatore, pallanuotista, surfista, attore e infine sceriffo alle Hawaii.

Un sognatore della realtà, un realista del sogno.

Duke Kahanamoku, all’anagrafe. Che il sig Google oggi giustamente ricorda nel 125° anniversario della nascita. E che è perfetto, per Onda su Onda, il film che sto girando in terra e mare di Uruguay…

Avessi avuto un maestro come Duke avrei surfato meglio ma cerco di cavarmela!

Grazie

Anche il blog, come la mia pagina facebook, ha superato oggi quota 400.000.

Che dire se non grazie?

A quelli che ogni tanto passano di qui a salutare, a quelli che ogni giorno lasciano un pensiero, a quelli che mi regalano delle perle, a quelli che amano le riflessioni, a quelli che hanno voglia di evadere, a quelli che trovano tra le righe un po’ di conforto, a quelli che mi inondano di affetto, a quelli sprint con la battuta allegra.

E a tutti chiedo: davvero non avete di meglio da fare?

Cazzo se è un appuntamento bello, simpatico, interessante o rilassante il grazie lo devo scrivere in grande. A 500.000 che facciamo, una festa?

Baci a tutti.

Onda su onda: chi dorme…

Onda su Onda, Montevideo, Uruguay.

Nelle pause dal set faccio allegra ed energica vita sociale.

Avete mica un caricabatteria da prestarmi?

Giuro che mi piace, questa terza avventura da autore-regista-attore!

Però se becco il frescone che si è divertito a immortalarmi a colori e in bianco/nero… 

La saggezza non ha geografia

Cosa costi poi consentire alla mente di prendere un poco d’aria è altra storia, forse un po’ più complicata.

Che poi cazzo uno spirito più aperto e libero è tutto godimento, dovremmo capirlo. 

Mica è una nostra concessione alla vita e al mondo, è un regalo, un privilegio, una possibilità, che la vita e il mondo ci elargiscono.

Chiusura è una parola avvilente, no?

Onda su Onda: il palco di Gegé

Gegé finalmente canta la 'sua' canzone...C***o che bello che sono.

Il progresso

Tutto è relativo mi pare, progresso incluso. D’altra parte tutto torna, anche le posizioni. Chissà, forse possiamo pensare che evolversi sia anche recuperare il contatto perduto con la natura essenziale, pure con l’anima un po’ animale… quella vera.

Cazzo nessuna filosofia, però troppe cose e troppe sovrastrutture mentali non sono benessere e libertà. Anzi. E comunque la vignetta può strappare un sorriso, un mix di ironia e malinconia.  

Fatti di frasi fatte

Non mi riferisco alle citazioni che usiamo, il passo di un libro, un aforisma, che racchiudono grandi illuminazioni e profondi pensieri. Quelle ci aiutano ad esprimere al volo un concetto, a dipingere una situazione, a trasmettere un’emozione. Ci piacciono e non potrebbe essere diversamente. Cazzo, alcune frasi sfidano il tempo, lo spazio, gli umori, le idee!

Fatti di frasi fatte evoca qualcos’altro. La noia, la banalità, la pigrizia.

A me piace il guizzo dell’ironia e della poesia. La gentilezza un po’ ruvida dell’originalità. L’approccio sciolto, potrei quasi dire nudo…Ecco, credo che togliere patina e crosta ai pensieri e alle parole non sia affatto male. Ci riconnette pure con il ritmo della vita o no?

Una botta di salvezza

Per me è pronto soccorso, la poesia, non una sviolinata al chiaro di luna. E’ botta di salvezza (Erri De Luca).

Al di là delle citazioni. E pure al di là dei versi stessi. Quella dell’aria, della strada, degli occhi della gente, del tempo. Che se proprio vogliamo dirla tutta, in un periodo di merda non possiamo che ritrovare la poesia della vita. Senza retorica, può darsi almeno che non tutto il male venga per nuocere.

Una botta di salvezza. In fondo accorgersene può essere una botta di culo.

Revolution

Mi piace. L’occhio attento coglie chiavi di lettura…rivoluzionarie.

Senza proclami e grandi gesti. Nella semplicità della freccia che centra il bersaglio. Cazzo, è l’ironia gentile, il risvolto curioso, la prospettiva ribaltata. Anche un po’ il tenace ottimismo che forza qualche apertura…

Mi piace che ciascuno ci possa trovare dentro un’occasione, per sorridere o riflettere.

Onda su Onda: l'equilibrismo

Avanti con un altro clippino...chi compone il puzzle del video?

Onda su Onda: Punta del Este, Uruguay

Onda su Onda: la lingua di Gegè

Che la lingua di Gegè fa rima con dica 33...

Visita medica per Gegè?

Lo step by step, work in progress, set in process insomma le riprese del film in terra e mare di Uruguay continuano: proprio Onda su Onda.

Restate collegati, non ve ne pentirete. Intanto, come sempre, grazie per l’affetto.

Rivoglio le mezze stagioni

Non può piovere per sempre, dopo la pioggia esce il sole, è un’ estate calda, è un inverno freddo, in montagna nevica, fa certi temporali con tuoni e fulmini.

Cazzo, non ci sono più le mezze stagioni. Quelle magari ci salvavano dai tormentoni.

Con gentilezza, sia chiaro. Che in fondo, si sa, le chiacchiere sul tempo hanno grande utilità: avviano conversazioni, rompono il silenzio, si condividono su facebook…

A proposito che tempo fa da voi?

Onda su onda: Gegè e Ruggero

Montevideo, Uruguay: facce allegre sul set. 

Gegè (io) e Ruggero (Alessandro Gassman) se la spassano alla grande…sticazzi. 

Vite un po’ così. Che poi dallo sconforto magari si esce, in qualche modo. 

La storia continua, chissà che la navigazione non abbia in serbo qualche risvolto. Voi che ne pensate?

Intanto questo work in progress mi piace, mi fa arrivare il vostro calore, i vostri incoraggiamenti. Cioè insomma che fate, non incoraggiate?

#Onda su Onda avanti tutta.

Che amore sia

A me la retorica sta stretta, molto stretta. E questa cosa di dire, scrivere, ribadire, perfino disegnare, quello che dovrebbe essere ovvio è un po’ strana, spiacevole, quasi urticante. Eppure è ancora tristemente necessario, cazzo…

In natura l’amore fa il suo corso, fortunatamente. E che amore sia, tra persona e persona.

Set step by step

Le riprese continuano, a ritmo serrato, in terra e per mare di Uruguay.

Gegè è un cantante in viaggio. Che poi la vita è un viaggio, fuori e dentro di noi, onda su onda. Come capita e come si può. Magari cantando e ballando o surfando tra i momenti di sconforto…Accanto e intorno a lui gli altri protagonisti che un po' avete già visto e un po' vedrete nel work in progress.

Mi piace molto quest’idea di farvi annusare il set, step by step. Non per esibire le nostre ‘prodezze’ anzi, per farvi entrare un po’ nella storia. E perché mi sembra un gesto d’affetto, il minimo che io possa fare per ricambiare il vostro.

Tenetevi collegati, la fotogallery proseguirà impietosa…il ‘peggio’ deve ancora venire, fidatevi.

Semplicissimo

<E’ una cosa talmente semplice fare all’amore…E’ come avere sete e bere. Non c’è niente di più semplice di avere sete e bere; essere soddisfatti nel bere e nell’aver bevuto; non avere più sete. Semplicissimo>: Leonardo Sciascia, Todo Modo.

Cazzo, semplicissimo.