Con
tutto il rispetto, dei complessi e dell’orchestra, perché ogni capa ha i suoi e
non c’è da farsene beffe,…la malinconica e acuta ironia di Troisi sfonda il
tempo e ci accompagna. Che talvolta davvero siamo imprigionati nei
contorsionismi della nostra testa e di chissà quale costrizione ‘culturale’ invece
potremmo imparare che gli schemi sono fatti per essere almeno un po’ violati. Magari
con grazia ma violati.
Certe
cazzo di barriere mentali fanno male, a tutto e a tutti.
Verissimo tutto, del resto chi non è vittima delle proprie barriere mentali? A volte sono devastanti averle o subirle(per diretta esperienza!). Ad oggi dico che, le barriere mentali, complessi, pregiudizi o quant'altro di simile, non si possono eliminare del tutto, ovvero, il superarli è un impegno costante che ci impegna durante tutto il nostro percorso di vita, non bisogna mai abbassare la guardia! si possono però "attraversare" tentando di salvare, se si è bravi, il buono che c'è in ogni situazione vissuta. Per fare ciò, come ben descritto nel precedente post, non bisogna perdere di vista nè il dito, nè il cielo. Difficile? senz'altro!! ma ritagliarsi un briciolo di serenità è ben più importante e lo sforzo ne vale la pena! Buona giornata Rocco
RispondiEliminaInfatti, Viviana, continuamo, di tentativo in tentativo. Proprio per ritagliarci la nostra fettina di serenità;)
EliminaE qui c'è in gioco la relatività del pensiero… poco, rende stupidi, troppo, rende complessati… caspita! E Troisi, vuole, nel film, criticare, con la sua bell' ironia, il pensiero arcaico contro quello moderno ( scinne, tuocc e' femmene, va a arrubbà… epico) Quanto è vero! Un pensiero è sempre un grande strumento che possiamo suonare e risuonare ma… se la melodia è monotona, rischia di essere, seppur bellissima, una scocciatura vincolante e limitata. Variare i pensieri, abbattere le barriere, alleggerire le idee… pensare di meno cosa è giusto o sbagliato (o sbagliato e giusto)… Rocco.. Io adoro Troisi, conosco quasi tutti i suoi film… ha un pensiero della vita mostruoso, geniale e, credo, che ai tempi di internet anche lui avrebbe scritto un suo blog e ne sarei stata affascinata come lo sono del tuo. Una perdita, la sua, che non è mai una perdita. L'altro giorno ho rivisto… pensavo fosse amore invece era un calesse, e riprende, inventa, ricostruisce varie teorie sull'amore da uscirne scemi e la battuta finale per me sarebbe, ai nostri tempi, diventata un grande slogan contro l'omofobia… che capa! Il grande Massimo, un film con te e lui sarebbe stato da super Oscar! Un abbraccio!
RispondiEliminaSicuramente geniale. E tra leone e pecora inventarsi l'orsacchiotto?!
EliminaGrande, grande, grande...
Ahhhhhaha dici che avrebbe fatto pure lui il blogger?
ahahahah il famoso giusto mezzo che piace tanto.... provo invidia per te che hai lavorato con Lello Arena!!!!!! il blogger? Massimo era talmente avanti che si sarebbe inventato qualche altra cosa per stare in contatto con noi umili!!! ;-))))
EliminaPurtroppo le barriere mentali danno una falsa rassicurazione, in quanto mantengono in una zona di conforto creata dalla paura di cambiare.
RispondiEliminaSi è vero Luca
EliminaP.S.: Grandissimo Troisi, ci manchi!!!
RispondiElimina!!!!!
RispondiEliminaL'ironia di Troisi sfonda anche lo spazio! "Robertino"abita nei miei paraggi, lo incontro ogni tanto, rigido e impettito, quasi sempre con la mamma;lui trasgredisce bevendo caffè, gli è proibito, e quando riesce si infila al bar e ne beve due di filotto...poi si macera nei sensi di colpa perchè dovrà mentire alla mamma e giurare che no, non ha bevuto caffè!!! Possiamo dire che gli elementi della sua orchestra sono più numerosi dei miei, sarà un casino quando deve accordare gli strumenti ma tutto sommato non credo sia più infelice di me o che io sia più felice di lui.E' solo diversa la musica.
RispondiEliminaPer quanto riguarda i nostri trii o i nostri quartetti l'importante è accordare bene gli strumenti che abbiamo, sperimentare e ascoltare tutti i vari tipi di musica e qualche volta...suonare senza spartito!!!
Caspita Nedy hai infilato una nota dopo l'altra sul pentagramma con una maestria rara!
EliminaUna frase quella di Troisi, memorabile, pronunciata nella scena in cui Troisi cerca di svegliare un uomo rimasto bambino e prigioniero dei pregiudizi in lui inculcati, dalla propria madre... E dire che, ancora oggi ci sono persone che sono ridotte in uno stato mentale del genere, forse, per eccesso di protezione da parte di alcuni genitori che soffocano, così facendo, la personalità dei propri figli...
RispondiEliminaPrigionieri
Sbarre che imprigionano la libertà,
chi sbaglia paga il debito
dei propri errori.
I prigionieri in questo mondo?
Forse tutti,
non per colpe commesse,
ma per scelte fatte,
per compromessi accettati,
per regole di vita da chissà chi dettate,
per obblighi non rifiutati.
Dediti tutti a modelli di vita mai rinnovati,
legati eternamente a controversie
che complicano il nostro modo d’essere;
rendendoci così,
prigionieri.
Prigionieri sì,
ma di noi stessi!
A.Giordano
Buona serata Rocco...
Non è facile limare le sbarre, spezzare le catene...ma, chissà, credo che la conapevolezza sia già un trampolino di lancio!
EliminaCiao Anna, grazie