'Se vuoi sapere quanto buio hai
intorno, devi aguzzare lo sguardo sulle fioche luci lontane’.
E così a modo mio mi spingo nella dimensione delle Città invisibili
di Italo Calvino. A Sofronia, quella divisa in due, una parte fissa e una
provvisoria: da una parte circo, giostre e giochi e dall’altra palazzi, banche e
fabbriche. Quella che si smonta, a Sofronia, è la city: il luna park resta lì
sospeso ad attendere che la vita intera ricominci.
(a sx Sofronia secondo Colleen Corradi Brannigan, a dx Sofronia raffigurata da Alessandro Armando)
"Se fossi Arianna, ti porgerei l'altro capo del filo, invisibile e poetico".
RispondiEliminaUrca!
RispondiElimina...la dico? UALA'!
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