Il vantaggio è che non devo contare il numero degli aderenti,
lo svantaggio è che io non ho scelta, devo aderire.
mercoledì 3 giugno 2015
Tra un brivido e l'altro
Un
accostamento bislacco, audace, improprio?
Non
so, è venuto così. Forse perché la noia si può immaginare anche come lo spazio
tra un brivido e l’altro…Che magari è difficile, fastidioso o impopolare ma i
baci e i sentimenti sono brividi no?
Già,
voi che ne pensate e, soprattutto, come la vivete la noia?
La noia è uno stato mentale, se riesci a trovare il piacere in ogni cosa che fai, o se capisci l'importanza di quello che stai lasciando di te nel mondo smette di esistere. I sentimenti, i baci e gli abbracci sono il segno tangibile che tu sei stato qui ed è quello che di più grande e bello possiamo lasciare di noi, la noia è solo una mancanza di cose importanti da fare. Un bacio e un brivido Monica
Mah… sai, la noia va gestita e sdrammatizzata, secondo me. Quando si parla di noia, si parla solitamente di un qualcosa di spaventoso, pauroso, no? Invece non è così. La noia va vissuta come ogni cosa nella vita a mio modesto parere, va sentita, appagata, mandata a quel paese cortesemente! Il quotidiano, il trattare la propria vita come un qualcosa di statico, meccanico, può portare sicuramente ad una noia perenne e come dici tu e la grande Merini, il brivido può fare da padrone quando la noia si impossessa della nostra vita. Eh si, per esperienza, ti dico che essere pazzarielli, cercare di dare ogni tanto una scossa alla noia facendo qualcosa di imprevedibile nel quotidiano, ci può far uscire dalla noia in piccolo, la noia meccanica, va! Cambiare il percorso della nostra vita come meglio crediamo, cambiare le carte in tavola pur sapendo di avere per le mani una buona partita, può farci uscire dalla sensazione di noia e farci vivere… e per "vita" va intesa come un qualcosa che ci possa dare la giusta spinta per andare avanti; la sfida, in pratica, è tra la staticità e la frenesia, ma il giusto mezzo che amo? Dov'è? Me lo chiedo in continuazione, sai, credo che sia nascosto nella quotidianità di un abbraccio improvviso, di una telefonata attesa, di una visita imprevista, una stretta di mano in più, un pregiudizio in meno, una chiacchierata in più, un selfie in meno (tornando sull'argomento). Sarà questo? Proviamoci!…. Ah per quanto riguarda la foto che hai messo ieri… bellissima!!!! E mi fa piacere che tu abbia avuto il coraggio di postare una foto che mostra tutto lo splendore del tuo vissuto. Le rughe, in fondo, sono segni di ciò che abbiamo patito, fatto, mostrato nella nostra vita (non a caso la Magnani non se le faceva toccare!). Sono sempre più convinta che nascondersi le rughe sia sinonimo di una vita passata nell'insicurezza. Poi in un uomo come te: intelligente, ironico, gentile… la ruga, ben poco si nota o se lo si fa, la si unisce e fa volentieri da cornice a questo meraviglioso quadro!!!!! ;-) :-P Buon prosieguo!
Che in fondo senza rughe il viso potrebbe essere noioso! Scherzi a parte...non è sempre facile avere l'asso nella manica per spezzare la noia ma ciascuno ci lavora a suo modo. Sul fronte sentimentale invece meglio sperare in brividi perpetui ;)
Non conosco la noia, e non penso che la conoscerò, ho tantissimi interessi. Il tempo è già così prezioso e poco, che per la noia non c'è spazio!
In una poesia intitolata: " Il regalo che vorrei" ho menzionato appunto la noia dicendo...
"Regalami la noia, le inventerò un gioco, la inviterò a rincorrermi perché mi prenda, tanto, so già che non ci riuscirà".
La noia nasce quando non si ha interesse per la vita, quando non si è curiosi, quando non si ama, e poiché io amo la vita, non le permetto di entrarvi o conquistarmi. Ciao Rocco, i tuoi post sono sempre intriganti e piacevoli da commentare.Grazie
...Ma se l'amore non ci fosse, allora bisogna occupare la mente col sogno di poterlo trovare, mai scoraggiarsi, c'è sempre qualcuno che aspetta e nutre gli stessi sogni... Buona giornata, Rocco.
la noia è assenza di stimoli...Potrebbe derivare da una stanchezza profonda (intesa come mentale, allora forse parliamo di apatia) o da un' inaspettata situazione di assenza o rarefazioni adempimenti asfissianti. Io gestisco la noia sostanzialmente in due modi. Prima opzione: dormire. Non fa mai male e inoltre, il detto "dormirci su", esisterà per qualche motivo, no? Seconda opzione: muoversi. Intendo uscire di casa. Che sia per camminare, correre, pedalare... o altro ancora. Forse qualcuno suggerirebbe la classica lettura di un libro o l'ascolto di buona musica. Ma questi sono i classici hobby con i quali si gestisce il tempo libero. Ma quando la noia ti assale di soppiatto, rischi l'autologoramento e non è detto che queste occupazioni ti salvino. Bisogna allora ricorrere a risorse alternative. In realtà l'opzione numero 1, sarebbe quella di bersi una bella birra fresca insieme a un buon amico. Solitamente, però, quando si è in preda alla noia, gli amici beoni sono indaffarati in altro! Ci sarebbe anche l'opzione 0 (zero), ma su questa stendiamo un velo pietoso, manca materia prima valida...
Perché no? La noia come pausa,come silenzio da alternare al brivido come nota: tante note...tante pause...se c'è equilibrio sai che melodia? Metafora che regalo oggi a Massimo Troisi ricordando il suo Neruda.
La noia la patisco, molto,quasi fino ad ammalarmi di ipocondria.Preferisco il dolore alla noia:il dolore ti fa compagnia,anche se ti lacera, ed ha un inizio e una fine,la noia è calma piatta,non porta da nessuna parte.Ovviamente cerco di sfuggirle,e il rimedio più valido che conosco è rinunciare alle abitudini,anche se il cambiamento a volte spaventa,ma velocizza e arricchisce il tuo tempo,la noia invece lo dilata,in un susseguirsi di istanti fotocopia.Ma non è solo una questione di tempo, è anche una questione di spazio...mentale:l'abitudine restringe gli orizzonti.E' opinione comune che col passare degli anni risulta più difficile trovare nuovi stimoli e quindi è più facile annoiarsi, fortunatamente la natura non agisce a caso e ci toglie un pò di energie:il vero dramma sarebbe avere le energie di un bambino di 2 anni, e condurre la vita di un adulto, porterebbe alla follia.Insomma ciò che per un giovane è noia,per un adulto è un pò di sano riposo.Il nesso con il primo post l'ho visto subito, è immediato:le manifestazioni d'affetto non danno assuefazione, più dei beni primari come acqua e cibo,che ad un certo punto saziano.Per baci e abbracci nessun limite di quantità.....e allora "mangiamoci un'emozione più spesso"come direbbero i miei alunni Un forte abbraccio,"ma serio!"sempre come direbbero i miei alunni,che quelli di sicuro non annoiano mai. AmeliaPaola
Sono un animale mite e solitario per la maggior parte del tempo libero, mi piace regalarmi dei momenti di pigrizia estrema, quando mi assale la noia? Quando esagero, solitamente arriva di soppiatto, fa piano e mi becca quando meno me l'aspetto, me ne accorgo quando già mi sta sulla spalla, chiacchiera a vanvera, si lamenta della qualsiasi, la guardo negli occhi e le dico. "un caffè deca?" a quel punto 99 su 100 lei se ne va smadonnando. Ciao Rocco.
La noia è routine e la routine uccide il desiderio, per cui, l'intervallo non lo definirei noia, ma attesa. L'attesa alimenta i sogni e anche quando si è lontani non si smette di amare, anzi, ed è proprio l'attesa che mantiene il fuoco del desiderio acceso, di ritrovarsi, di riabbracciarsi,per cui non c'è posto per la noia che sarebbe tale, se non si creerebbero spazi tra un bacio, un abbraccio, un tempo e l'altro. Purtroppo, non esistono momenti interminabili, è un po' come la musica, ci sono le pause, che non sono noiose perché accentuano con un breve stacco la forza di una melodia. Tutto è ritmo, e tu m'insegni che se il ritmo è continuo senza stacchi, diventa appunto, noioso. Per cui tutto il resto non è noia, se all'intervallo, breve o lungo che sia, sussiste l'amore e il desiderio di ritrovarsi.
secondo me nella noia ci sono due estremi: l'annoiato può essere colui che che per paura o per vigliaccheria ha rinunciato ai propri slanci emozionali, ai sogni che gli ronzavano per la testa, forzandoli a rassegnarsi in petto ed a spegnersi. Senza saperlo così ha spento anche la sua capacità di meravigliarsi. L'annoiato è colui che non accetta di rimettersi in gioco, che gode di una stabilità che odia ma non lo ammetterà mai esplicitamente. L'annoiato può anche essere colui che ha studiato tanto, si è tuffato nella cultura, collezionato le conoscenze, ma custodendo tutto per sé, e non prendendo il tempo di condividere ciò che sa, si è isolato. Ed ora per pigrizia si accontenta del minimo, si annoia nelle sue interazioni e giudica, mettendo in croce il principio essenziale della conoscenza, ossia l'umiltà, e peggio varca il detestabile confine della vanità. Ma in fondo forse questi due estremi hanno una causa in comune: la PAURA. Paura di confronto, di verità, dei propri limiti e di quelli altrui. Che se prendessimo il tempo di ascoltarci forse tutto andrebbe meglio. Ma forse sto entrando in una specie di filosofia velleitaria. Per rispondere a questo post mi va di proporti due citazioni che possono essere viste come una risposta per esorcizzare la noia: "Credo che ci voglia sempre un colpo di follia per costruire un destino." Marguerite Yourcenar "Vivere è la cosa più rara al mondo. In molti si accontentano di esistere." Oscar Wilde.
Noia... Come tutto ciò che eviti di fare riempiendo la vita di sempre, di se è di mai!
RispondiEliminaLa noia è uno stato mentale, se riesci a trovare il piacere in ogni cosa che fai, o se capisci l'importanza di quello che stai lasciando di te nel mondo smette di esistere.
RispondiEliminaI sentimenti, i baci e gli abbracci sono il segno tangibile che tu sei stato qui ed è quello che di più grande e bello possiamo lasciare di noi, la noia è solo una mancanza di cose importanti da fare.
Un bacio e un brivido
Monica
Mah… sai, la noia va gestita e sdrammatizzata, secondo me. Quando si parla di noia, si parla solitamente di un qualcosa di spaventoso, pauroso, no? Invece non è così. La noia va vissuta come ogni cosa nella vita a mio modesto parere, va sentita, appagata, mandata a quel paese cortesemente! Il quotidiano, il trattare la propria vita come un qualcosa di statico, meccanico, può portare sicuramente ad una noia perenne e come dici tu e la grande Merini, il brivido può fare da padrone quando la noia si impossessa della nostra vita. Eh si, per esperienza, ti dico che essere pazzarielli, cercare di dare ogni tanto una scossa alla noia facendo qualcosa di imprevedibile nel quotidiano, ci può far uscire dalla noia in piccolo, la noia meccanica, va! Cambiare il percorso della nostra vita come meglio crediamo, cambiare le carte in tavola pur sapendo di avere per le mani una buona partita, può farci uscire dalla sensazione di noia e farci vivere… e per "vita" va intesa come un qualcosa che ci possa dare la giusta spinta per andare avanti; la sfida, in pratica, è tra la staticità e la frenesia, ma il giusto mezzo che amo? Dov'è? Me lo chiedo in continuazione, sai, credo che sia nascosto nella quotidianità di un abbraccio improvviso, di una telefonata attesa, di una visita imprevista, una stretta di mano in più, un pregiudizio in meno, una chiacchierata in più, un selfie in meno (tornando sull'argomento). Sarà questo? Proviamoci!…. Ah per quanto riguarda la foto che hai messo ieri… bellissima!!!! E mi fa piacere che tu abbia avuto il coraggio di postare una foto che mostra tutto lo splendore del tuo vissuto. Le rughe, in fondo, sono segni di ciò che abbiamo patito, fatto, mostrato nella nostra vita (non a caso la Magnani non se le faceva toccare!). Sono sempre più convinta che nascondersi le rughe sia sinonimo di una vita passata nell'insicurezza. Poi in un uomo come te: intelligente, ironico, gentile… la ruga, ben poco si nota o se lo si fa, la si unisce e fa volentieri da cornice a questo meraviglioso quadro!!!!! ;-) :-P Buon prosieguo!
RispondiEliminaChe in fondo senza rughe il viso potrebbe essere noioso!
EliminaScherzi a parte...non è sempre facile avere l'asso nella manica per spezzare la noia ma ciascuno ci lavora a suo modo.
Sul fronte sentimentale invece meglio sperare in brividi perpetui ;)
Non conosco la noia, e non penso che la conoscerò, ho tantissimi interessi. Il tempo è già così prezioso e poco, che per la noia non c'è spazio!
RispondiEliminaIn una poesia intitolata: " Il regalo che vorrei" ho menzionato appunto la noia dicendo...
"Regalami la noia, le inventerò un gioco,
la inviterò a rincorrermi perché mi prenda,
tanto, so già che non ci riuscirà".
La noia nasce quando non si ha interesse per la vita, quando non si è curiosi, quando non si ama, e poiché io amo la vita, non le permetto di entrarvi o conquistarmi. Ciao Rocco, i tuoi post sono sempre intriganti e piacevoli da commentare.Grazie
Esatto, si, quando non si ama...la cotrapposizione tra brivido e noia vagheggiava quello Anna
Elimina...Ma se l'amore non ci fosse, allora bisogna occupare la mente col sogno di poterlo trovare, mai scoraggiarsi, c'è sempre qualcuno che aspetta e nutre gli stessi sogni... Buona giornata, Rocco.
Eliminala noia è assenza di stimoli...Potrebbe derivare da una stanchezza profonda (intesa come mentale, allora forse parliamo di apatia) o da un' inaspettata situazione di assenza o rarefazioni adempimenti asfissianti. Io gestisco la noia sostanzialmente in due modi. Prima opzione: dormire. Non fa mai male e inoltre, il detto "dormirci su", esisterà per qualche motivo, no? Seconda opzione: muoversi. Intendo uscire di casa. Che sia per camminare, correre, pedalare... o altro ancora. Forse qualcuno suggerirebbe la classica lettura di un libro o l'ascolto di buona musica. Ma questi sono i classici hobby con i quali si gestisce il tempo libero. Ma quando la noia ti assale di soppiatto, rischi l'autologoramento e non è detto che queste occupazioni ti salvino. Bisogna allora ricorrere a risorse alternative. In realtà l'opzione numero 1, sarebbe quella di bersi una bella birra fresca insieme a un buon amico. Solitamente, però, quando si è in preda alla noia, gli amici beoni sono indaffarati in altro! Ci sarebbe anche l'opzione 0 (zero), ma su questa stendiamo un velo pietoso, manca materia prima valida...
RispondiEliminaPerché no? La noia come pausa,come silenzio da alternare al brivido come nota: tante note...tante pause...se c'è equilibrio sai che melodia? Metafora che regalo oggi a Massimo Troisi ricordando il suo Neruda.
RispondiEliminaMmmmmhhh Nedy...fornisci uno spiaglio, un'alternativa, una lusinga. C'è da pensarci!
EliminaMmmmmhhh Rocco grazie!!!
EliminaLa noia la patisco, molto,quasi fino ad ammalarmi di ipocondria.Preferisco il dolore alla noia:il dolore ti fa compagnia,anche se ti lacera, ed ha un inizio e una fine,la noia è calma piatta,non porta da nessuna parte.Ovviamente cerco di sfuggirle,e il rimedio più valido che conosco è rinunciare alle abitudini,anche se il cambiamento a volte spaventa,ma velocizza e arricchisce il tuo tempo,la noia invece lo dilata,in un susseguirsi di istanti fotocopia.Ma non è solo una questione di tempo, è anche una questione di spazio...mentale:l'abitudine restringe gli orizzonti.E' opinione comune che col passare degli anni risulta più difficile trovare nuovi stimoli e quindi è più facile annoiarsi, fortunatamente la natura non agisce a caso e ci toglie un pò di energie:il vero dramma sarebbe avere le energie di un bambino di 2 anni, e condurre la vita di un adulto, porterebbe alla follia.Insomma ciò che per un giovane è noia,per un adulto è un pò di sano riposo.Il nesso con il primo post l'ho visto subito, è immediato:le manifestazioni d'affetto non danno assuefazione, più dei beni primari come acqua e cibo,che ad un certo punto saziano.Per baci e abbracci nessun limite di quantità.....e allora "mangiamoci un'emozione più spesso"come direbbero i miei alunni Un forte abbraccio,"ma serio!"sempre come direbbero i miei alunni,che quelli di sicuro non annoiano mai. AmeliaPaola
RispondiEliminaAmeliaPaola si, mangiamoci emozioni a gogo!
EliminaSono un animale mite e solitario per la maggior parte del tempo libero, mi piace regalarmi dei momenti di pigrizia estrema, quando mi assale la noia? Quando esagero, solitamente arriva di soppiatto, fa piano e mi becca quando meno me l'aspetto, me ne accorgo quando già mi sta sulla spalla, chiacchiera a vanvera, si lamenta della qualsiasi, la guardo negli occhi e le dico. "un caffè deca?" a quel punto 99 su 100 lei se ne va smadonnando.
RispondiEliminaCiao Rocco.
Ahahah ciao Olimpia
EliminaLa noia assale chi non sa godere dell'ozio.
RispondiEliminaLa noia è routine e la routine uccide il desiderio, per cui, l'intervallo non lo definirei noia, ma attesa. L'attesa alimenta i sogni e anche quando si è lontani non si smette di amare, anzi, ed è proprio l'attesa che mantiene il fuoco del desiderio acceso, di ritrovarsi, di riabbracciarsi,per cui non c'è posto per la noia che sarebbe tale, se non si creerebbero spazi tra un bacio, un abbraccio, un tempo e l'altro. Purtroppo, non esistono momenti interminabili, è un po' come la musica, ci sono le pause, che non sono noiose perché accentuano con un breve stacco la forza di una melodia. Tutto è ritmo, e tu m'insegni che se il ritmo è continuo senza stacchi, diventa appunto, noioso. Per cui tutto il resto non è noia, se all'intervallo, breve o lungo che sia, sussiste l'amore e il desiderio di ritrovarsi.
RispondiEliminasecondo me nella noia ci sono due estremi: l'annoiato può essere colui che che per paura o per vigliaccheria ha rinunciato ai propri slanci emozionali, ai sogni che gli ronzavano per la testa, forzandoli a rassegnarsi in petto ed a spegnersi. Senza saperlo così ha spento anche la sua capacità di meravigliarsi. L'annoiato è colui che non accetta di rimettersi in gioco, che gode di una stabilità che odia ma non lo ammetterà mai esplicitamente. L'annoiato può anche essere colui che ha studiato tanto, si è tuffato nella cultura, collezionato le conoscenze, ma custodendo tutto per sé, e non prendendo il tempo di condividere ciò che sa, si è isolato. Ed ora per pigrizia si accontenta del minimo, si annoia nelle sue interazioni e giudica, mettendo in croce il principio essenziale della conoscenza, ossia l'umiltà, e peggio varca il detestabile confine della vanità. Ma in fondo forse questi due estremi hanno una causa in comune: la PAURA. Paura di confronto, di verità, dei propri limiti e di quelli altrui. Che se prendessimo il tempo di ascoltarci forse tutto andrebbe meglio. Ma forse sto entrando in una specie di filosofia velleitaria. Per rispondere a questo post mi va di proporti due citazioni che possono essere viste come una risposta per esorcizzare la noia:
RispondiElimina"Credo che ci voglia sempre un colpo di follia per costruire un destino." Marguerite Yourcenar
"Vivere è la cosa più rara al mondo. In molti si accontentano di esistere." Oscar Wilde.
Un abbraccio amico mio!
Che ne dici Rose se sostituiamo colpo (di follia) con brivido?
EliminaCiao un abbraccio