Parlare
non è male, tacere non è male.
Mi piace pensarci, al dritto e al rovescio. A
quello che è tanto giusto quanto sbagliato. Al momento. Che spesso è la chiave
della risposta.
C’è
un tempo per le parole e uno per il silenzio.
Quello
che dovremmo avere incorporato è il senso,…del tempo.
Per molti anni ho pensato che fosse giusto parlare sempre e comunque...lo reputavo un atto dovuto in nome della lealtà assoluta....ma quanti danni ....immemorabili ....poi ho compreso la forza del silenzio delle parole non dette ....ho calibrato il tempo .non che ci sia riuscita in pieno ...ma ho cercato di rimettermi all'attimo ....senza particolare razionalità,Vivo il momento giusto per parlare o tacere .Ed ho affidato l'eloquio agli sguardi .....ho dato espressione orale al viso ...ho ceduto la forza delle parole al mio silenzio .Grazie per questi attimi di riflessione...Come sempre chapeau alla tua intelligenza provocatoria .Un bacio Monica
RispondiEliminaUhm...si, gli sguardi e i gesti sono un bel compromesso tra parole e silenzio!
EliminaEquilibrare i sensi, silenzi e parole in modo adeguato, credo sia la maggiore aspirazione di ognuno di noi! Quante volte ci troviamo in una situazione particolare e non ci escono le parole giuste, ad effetto in quel momento e poi… magari sotto la doccia, bevendo un caffè da soli diciamo: se avessi detto così, colà ecc. ecc. Quante volte parliamo a sproposito senza aver detto nulla in sostanza…. Teorie confuse, deliranti, contradittorie e che feriscono a volte, la dignità degli altri. Parole spese bene, spese male, silenzi che fanno male, che dicono tutto… anche qui c'è in gioco la relatività della sostanza. Tutto può avere sostanza, anche un gesto, uno sguardo, un abbraccio, un cenno di comprensione. Personalmente, ambisco a questo equilibrio, sono un gran disastro in merito, però, l'unica cosa che forse mi riesce meglio è comprendere. Compreso? Non siamo perfetti, Rocco, ma magari, a volte pensare, comprendere oppure cercare di regalare il meglio di noi può essere già un bel passo… senza parlare troppo, senza restare in silenzio con le mani in mano! Ti ringrazio per mettere in ballo sempre questi argomenti brillanti. In questo periodo difficile servono per farci riflettere sulle cazzate che facciamo, diciamo, pensiamo (cazzate serie)! Ciao… :-*
RispondiEliminaNon siamo affatto perfetti, tutt'altro. Ed è proprio vero...almeno esserne consapevoli è un grande passo.
EliminaCiao Daniela!
Le parole come i silenzi, hanno un tempo per essere apprezzati, un tempo per essere accettati e un tempo per essere vissuti.
RispondiEliminaI silenzi come le parole parlano…
Se alcuni silenzi uccidono la libertà, allo stesso tempo, parlano per essa.
Le parole come i silenzi possono ammutolire un popolo, una persona …
Le parole possono uccidere o risuscitare, a secondo dei momenti in cui si pronunciano e se i momenti sono quelli giusti.
Le parole, i silenzi, sono un po’ come la vita e la morte o come la morte e la vita, due realtà inscindibili che si completano, un po’ come il giorno e la notte…
Dopo una parola c’è sempre una pausa, basta saperne misurare il tempo perché non sia troppo lunga tanto da far morire la parola e né troppo breve da sopprimere il silenzio...
La voce del nulla.
Silenzio:
l’essenza
dell’assenza
il vuoto.
L’ascolto della pace
follia del suono
che tace.
Un grido
che va oltre
penetra l’anima
amplesso infinito
tra
lo spazio
e
il nulla.
A.G.
Buona serata Rocco.Grazie.
Già, un po' come il giorno e la notte.
EliminaCi fanno più male le parole non dette, quelle taciute per pudore, incertezza, vergogna... o quelle di troppo che ci sono sfuggite? Magari per rabbia, per difesa o per sbaglio... Per quelle sfuggite c'è il rimedio delle scuse, del chiarimento, per quelle taciute non credo ci sia rimedio perché c'era solo un tempo per dirle, se si arriva in ritardo il senso giusto è già sbiadito. Ciao. Rocco, buona serata!!!
RispondiEliminaSono sempre fuori tempo, accidenti a me grezza come pochi, parlo sempre a vanvera perché sono un'impulsiva cronica, con un complesso di superiorità grosso come un palazzo, penso di aver sempre ragione e alla fine gli altri ...pensano che sono una cogliona al 200 % ed è proprio cosi
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RispondiEliminaLe parole silent e listen sono composte dalle stesse lettere:sarà un caso?indubbiamente il silenzio serve ad ascoltare,perchè poi la parola diventi comunicazione e non monologo...E poi ci sono i tempi,fondamentali,peccato che nella vita non ce li insegnino, come a teatro...AmeliaPaola
RispondiEliminaMmmh potrebbe essere una perla...silent listen 😉
Eliminal'equilibrio tra parole e silenzio è un attimo fuggente che bisognerebbe saper cogliere.. ma tutti noi sappiamo quanto sia complicato raggiungere un "possibile" obiettivo......notte Rocco.
RispondiEliminaViviana sei ufficialmente l'autrice di una delle perle della settimana!
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